What's New in Retrospect – Retrospect Backup 19 + Retrospect Virtual 2022 + Retrospect Cloud Storage

Hardware

In questo capitolo viene illustrato il funzionamento di Retrospect con i diversi dispositivi di backup e viene spiegato come verificare e controllare l’hardware da Retrospect.

Sorgenti e Dispositivi di storage

L’hardware viene visualizzato in due aree distinte di Retrospect, Sorgenti e Dispositivi di storage, accessibili dalla barra laterale.

Sorgenti

Nella prima area, Sorgenti, sono riportati i dischi rigidi collegati al computer su cui è in esecuzione Retrospect Backup Engine e le eventuali cartelle preferite definite al loro interno. Le cartelle preferite in Retrospect vengono considerate come sorgenti a sé, di cui è possibile eseguire il backup indipendentemente dal disco rigido in cui risiedono. In Sorgenti sono inoltre riportati i volumi di rete specificati dall’utente di Retrospect. Questi possono essere share di rete montate, ad esempio su un file server o su un dispositivo NAS (Network Attached Storage), oppure client di Retrospect (computer su cui è in esecuzione il software Retrospect Client). Per ulteriori informazioni sull’utilizzo dei client Retrospect, dei dispositivi NAS e delle share di rete, vedere il Capitolo 4.

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Nell’elenco Sorgenti vengono utilizzate diverse icone per differenziare i vari tipi di sorgenti.

03fig02.tiffDisco rigido: può essere connesso al computer server di Retrospect o a un computer client di Retrospect.

03fig03.tiffClient di Retrospect: notare il triangolo di apertura, che indica la possibilità di aprire l’elemento per visualizzare i dischi rigidi collegati al computer client di Retrospect.

03fig04.tiffUn volume di rete o una share connessa con un protocollo di condivisione file, quale AFP o SMB.

03fig05.tiffCartella preferita.

Retrospect supporta l’utilizzo di qualsiasi tipo di supporto di cui è possibile fare il mount sulla scrivania Mac come sorgente. Pertanto, tutti i tipi di supporto saranno presenti nell’elenco Sorgenti, a prescindere che si tratti di un disco rigido, una share di rete, un computer client di Retrospect con dischi rigidi collegati o perfino dispositivi quali unità di memoria flash o unità disco con supporti rimovibili.

Uso della barra degli strumenti Sorgenti

Sopra l’elenco Sorgenti, l’omonima barra degli strumenti consente di eseguire varie azioni sugli elementi selezionati nell’elenco Sorgenti. A seconda della sorgente selezionata, saranno attivati diversi elementi della barra degli strumenti.

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I pulsanti nella barra degli strumenti svolgono le funzioni seguenti:

  • Aggiungi apre una finestra di dialogo che consente di aggiungere una share di rete o un computer client di Retrospect all’elenco Sorgenti.

  • Rimuovi consente di rimuovere un computer client di Retrospect selezionato, una share di rete o una cartella preferita dall’elenco Sorgenti.

  • Aggiungi preferito consente di scegliere e designare una cartella su una sorgente selezionata come cartella preferita.

  • Rinomina consente di rinominare il client di Retrospect selezionato. Questo comporta il cambiamento del nome del client in Retrospect, ma non influisce sul nome effettivo del computer. In altri termini, viene modificato solo il nome client visualizzato nell’elenco Sorgenti di Retrospect.

  • Imposta orologio comporta la modifica di data e ora sul computer client di Retrospect selezionato in modo che corrisponda alla data e all’ora sul server di Retrospect.

  • Aggiorna comporta la verifica della connessione al computer client di Retrospect selezionato e l’aggiornamento di dettagli come l’indirizzo IP e la velocità di connessione.

  • Localizza consente di associare un client di Retrospect esistente con un nuovo indirizzo, senza rimuoverlo dagli script.

  • Aggiornamento consente di aggiornare il software Retrospect Client sul computer selezionato.

  • Password consente di modificare l’accesso per la share di rete o il computer client di Retrospect selezionato.

  • Espelli consente di disattivare la share di rete selezionata.

  • Cancella consente di cancellare tutti i dati dalla sorgente selezionata. Prestare particolare attenzione durante questa operazione, poiché non può essere annullata.

Uso della Barra di ambito

Poiché il numero di sorgenti gestite con Retrospect può essere elevato, tramite la barra di ambito è possibile filtrare le voci nell’elenco Sorgenti in due modi. Per filtrare le sorgenti visualizzate nell’elenco Sorgenti, fare clic su uno dei pulsanti nella barra di ambito.

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Il primo gruppo consente di filtrare le voci nell’elenco Sorgenti in base al sistema operativo utilizzato dalla sorgente.

Facendo clic sul pulsante Server, l’elenco è limitato ai soli computer che eseguono un sistema operativo server. Sono comprese tutte le versioni di Mac OS X Server, Windows Server e il software server utilizzato dai dispositivi NAS (Network Attached Storage). Facendo clic sul pulsante PC e computer portatili l’elenco viene filtrato per visualizzare solo i computer client di Retrospect che eseguono un sistema operativo non server supportato da Retrospect (per un elenco completo, vedere la sezione Requisiti nel
Capitolo 1).

Il secondo gruppo consente di filtrare le voci nell’elenco Sorgenti in base al tipo. Facendo clic sul pulsante Locale vengono visualizzate le sorgenti collegate al computer server di Retrospect. Facendo clic sul pulsante Client vengono visualizzati solo i computer client di Retrospect. Facendo clic sul pulsante Share vengono visualizzate solo le share di rete.

Nota: i due gruppi di pulsanti nella barra di ambito sono interattivi e la selezione dei pulsanti nel primo gruppo influisce sulle voci visualizzate quando i risultati vengono filtrati ulteriormente nel secondo gruppo. Ad esempio, si supponga di avere un dispositivo NAS collegato alla rete. Se il filtro selezionato nel primo gruppo è Tutto o Server, facendo clic su Share nel secondo gruppo il NAS viene comunque visualizzato. Tuttavia, se nel primo gruppo venisse selezionato il pulsante PC e computer portatili, il NAS verrebbe filtrato e non sarebbe visualizzato comunque, a prescindere dalla selezione operata nel secondo gruppo.

Uso dell’area Dettagli

Nell’area Dettagli, posta sotto l’elenco Sorgenti, sono visualizzate ulteriori informazioni sulla sorgente selezionata nell’elenco Sorgenti. L’area Dettagli contiene tre schede: Riepilogo, Opzioni e Tag.

Riepilogo: nella scheda Riepilogo sono visualizzate informazioni sulla sorgente selezionata, variabili a seconda del tipo di sorgente.

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Nella sezione Panoramica vengono fornite le informazioni chiave sulla sorgente, tra cui nome del client, date dell’ultimo backup e del successivo backup pianificato e stato di backup. Nella sezione Dettagli sono visualizzate informazioni sulla capacità della sorgente, l’indirizzo di rete e la velocità nelle prestazioni di backup.

Opzioni: le voci nella scheda Opzioni sono attive solo per i computer client di Retrospect.

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Selezionare la casella accanto a Applica crittografia a collegamento di rete per crittografare i dati trasferiti tra il computer client di Retrospect selezionato e il server di Retrospect. Selezionare la casella accanto a Abilita riattivazione LAN per accertarsi che venga riattivato un client in sospensione per le attività di backup proattivo.

Nella sezione Volumi, nel menu pop-up Backup, è possibile scegliere Tutti i volumi, Volumi selezionati o Volume di avvio. Se si sceglie Volumi selezionati, è necessario verificare che i volumi di cui eseguire il backup presentino un segno di spunta accanto.

Suggerimento: è possibile utilizzare Volumi selezionati per limitare i volumi su un computer che altrimenti verrebbero selezionati per il backup da altre funzioni di Retrospect. Ad esempio, è possibile utilizzare un Tag (per ulteriori informazioni sui Tag, vedere di seguito) per selezionare uno specifico client di Retrospect. In tal caso, per impostazione predefinita verrebbe eseguito il backup di tutti i volumi collegati al computer in questione. Tramite Volumi selezionati, è possibile eseguire il backup dei soli volumi desiderati.

Tag: La scheda Tag, vuota per impostazione predefinita, consente di creare tag da applicare a particolari sorgenti. I tag possono essere utilizzati dagli script per l’esecuzione di operazioni di Retrospect sui soli elementi a cui sono stati assegnati. I tag consentono di raggruppare i volumi per migliorarne l’organizzazione. I tag creati dall’utente vengono visualizzati nella categoria Script, nella scheda Sorgenti.

Ad esempio, è possibile creare un tag Contabilità che contenga i volumi del reparto contabilità. In un secondo momento, durante la creazione di uno script di Backup, anziché dover selezionare ogni singolo volume di contabilità, sarà sufficiente selezionare il tag Contabilità per indicare tutti i volumi presenti nel gruppo. Un’altra possibilità consiste nel creare un tag Laptop per tutti i computer client di Retrospect portatili, per facilitarne la selezione ai fini dell’inclusione in uno script di Backup proattivo.

Per creare un nuovo tag, fare clic sul pulsante più (+) sul fondo della scheda Tag. Dopo averne immesso il nome nella finestra di dialogo, il nuovo tag viene visualizzato nell’elenco.

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Per assegnare uno o più tag a una sorgente, selezionare quest’ultima nell’elenco Sorgenti e fare clic sulle caselle di controllo accanto ai tag desiderati. Analogamente, per rimuovere un tag da una sorgente, selezionarla nell’elenco Sorgenti e deselezionare le caselle di controllo accanto ai tag da rimuovere.

Per eliminare un tag da Retrospect, selezionarlo e fare clic sul pulsante meno (-) sul fondo della scheda Tag. Verrà richiesto di confermare l’azione. Prestare attenzione durante l’eliminazione di tag, in quanto non è previsto l’annullamento in caso di errore. L’eliminazione di un tag ne comporta la rimozione da tutti i volumi a cui è stato applicato, senza ulteriori effetti su di essi. Potrebbe essere necessario verificare gli script in cui era utilizzato il tag eliminato.

Ricerca delle sorgenti per tag

I tag delle parole chiave sono ancora più potenti in Retrospect, con l’aggiunta di un filtro Criteri tag nelle sorgenti. Si ipotizzi che a tutti i computer portatili dell’organizzazione sia stato assegnato un tag "laptop". L’esempio seguente spiega come trovarli.

Come visualizzare sorgenti con il tag "laptop":
  1. Fare clic su Sorgenti nella barra laterale.

  2. Fare clic sul pulsante più (+) accanto al pulsante Salva report per visualizzare la barra degli strumenti del filtro.

  3. Fare clic sull’elenco a discesa più a sinistra e selezionare Tag.

  4. Selezionare Contiene dal menu a discesa successivo.

  5. Digitare laptop nel campo di immissione del testo e premere il tasto Invio.

Sono visualizzate tutte le sorgenti con il tag "laptop".

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Personalizzazione dell’elenco Sorgenti

È possibile personalizzare l’elenco Sorgenti. La maggior parte delle colonne supporta l’ordinamento ascendente o discendente con un semplice clic sull’intestazione; una colonna selezionata viene evidenziata e nella rispettiva intestazione viene visualizzata una freccia di ordinamento rivolta verso il basso. Per modificare l’ordine delle colonne nell’elenco, trascinare le rispettive intestazioni. Per modificare la larghezza di una colonna, fare clic sulla linea tra due colonne e trascinare.

Le scelte predefinite nell’elenco Sorgenti sono: Stato, Nome, Computer, Sistema operativo, Spazio utilizzato, Spazio totale, Data ultimo backup, Capacità e Cerca documenti. Facendo clic con il tasto destro su un’intestazione di colonna viene visualizzato un menu contestuale da cui è possibile operare ulteriori scelte: Percorso, Interfaccia, Tipo, Connessione, File System, Versione agente, Spazio disponibile e Data prossimo backup.

Dispositivi di storage

Un altro punto di Retrospect in cui viene presentato l’hardware di backup è la categoria Dispositivi di storage nella barra laterale. I dispositivi visualizzati sono quelli specificamente controllati da Retrospect, come unità e librerie a nastro (dette a volte caricatore, autochanger o caricatore automatico).

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Osservare attentamente l’elenco Dispositivi di storage. Per impostazione predefinita, si compone di tre colonne: Nome, Stato e Posizione. Queste funzionano nel modo seguente:

  • Nome contiene il nome dello storage device, del magazine o del supporto. Alla sinistra del nome dei dispostivi controllabili e utilizzabili da Retrospect viene visualizzato un triangolo di apertura grigio, mediante il quale è possibile visualizzare o nascondere i supporti disponibili nel dispositivo. Se per un dispositivo in elenco non è presente un triangolo di apertura grigio accanto al nome di livello superiore, il dispositivo non è utilizzabile in Retrospect come destinazione di backup.

  • Stato contiene la condizione dello storage device, segnalata dal dispositivo stesso. Ad esempio, lo stato sarà Pronto per la maggior parte delle unità a nastro quando nell’unità è inserito un nastro scrivibile. Nella screenshot seguente, poiché il dispositivo è una libreria a nastro, lo Stato dispositivo della prima unità è 6: Pronto, a indicare che il nastro nello slot 6 dell’unità è pronto per l’uso.

  • Posizione contiene tre numeri, suddivisi in tre cifre (n:n:n) che rappresentano Bus:ID:LUN. Le unità ATAPI interne (unità DVD+RW), SATA interne, FireWire, USB e SCSI saranno rappresentate ciascuna dal proprio bus. ID è l’ID del dispositivo sul bus di appartenenza. LUN (acronimo di Logical Unit Number) rappresenta l’ID di un volume logico su una SAN o in alcune configurazioni iSCSI.

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Uso dell’area Dettagli

L’area Dettagli, sotto l’elenco Dispositivi di storage, contiene ulteriori informazioni sul dispositivo selezionato nell’elenco. L’area Dettagli contiene due schede: Riepilogo e Opzioni.

Riepilogo: nella scheda Riepilogo vengono visualizzate informazioni sullo storage device o il supporto selezionato, variabili a seconda del tipo di dispositivo o supporto.

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Nella sezione Panoramica vengono fornite le informazioni chiave sul dispositivo, tra cui tipo, fornitore, modello, versione del firmware, interfaccia e stato segnalato. Nella sezione Dettagli vengono fornite informazioni sulla posizione e le unità a nastro del dispositivo, sull’intervallo di pulizia e sull’ultima pulizia nota. Nella sezione Media vengono forniti dettagli sui supporti nel dispositivo selezionato, tra cui il codice a barre (utilizzato con alcune librerie a nastro), il primo utilizzo del nastro, la compressione o meno dei dati sul nastro (indicata in Formato) e altri attributi del nastro.

Opzioni: nella scheda Opzioni, vengono fornite informazioni sullo storage device selezionato; i controlli in questa scheda sono attivi o inattivi a seconda del tipo di dispositivo selezionato.

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I controlli nella parte superiore dell’area dettagli riguardano le unità nastro. Selezionando Avviso dispositivi a nastro, nel Resoconto viene aggiunto un avviso in caso di errore dell’unità nastro (per vedere l’errore, selezionare Visualizza > Resoconto). Alcune librerie a nastro consentono di tenere traccia dei nastri mediante un lettore di codici a barre; selezionare Abilita scansione codice a barre per utilizzare nastri con codice a barre. È inoltre possibile impostare la generazione di avvisi in Retrospect per pulire l’unità a nastro a intervalli regolari, immettendo il numero di ore tra gli interventi di pulizia (la scelta predefinita, 0, esclude la visualizzazione di un promemoria per la pulizia dell’unità nastro). L’impostazione Numero di slot per magazine è utile soprattutto per le librerie con molti slot. Consente di raggruppare gli slot per facilitarne la consultazione e la gestione nella vista Dispositivi di storage. Impostare il numero massimo di slot da includere in un gruppo per lasciare a Retrospect l’organizzazione automatica della libreria. Ad esempio, se la libreria contiene 60 slot e viene specificato un massimo di 15 slot per magazine, vengono creati quattro contenitori magazine con 15 slot ciascuno. Il numero specificato non rappresenta un reale raggruppamento fisico degli slot o dei magazine, ma ha il solo scopo di facilitare la visualizzazione.

Il menu pop-up Imposta velocità di scrittura viene utilizzato per le unità ottiche. La scelta predefinita comporta la scrittura dei dati sull’unità alla velocità massima supportata dall’unità stessa. In caso di esigenze particolari, ad esempio supporti registrabili che si sa non essere in grado di sostenere le velocità più alte, è possibile scegliere tra Veloce, Media e Lenta nel menu pop-up.

Personalizzazione dell’elenco Dispositivi di storage

È possibile personalizzare l’elenco Dispositivi di storage. La maggior parte delle colonne supporta l’ordinamento ascendente o discendente con un semplice clic sull’intestazione; una colonna selezionata viene evidenziata e nella rispettiva intestazione viene visualizzata una freccia di ordinamento rivolta verso il basso. Per modificare l’ordine delle colonne nell’elenco, trascinare le rispettive intestazioni. Per modificare la larghezza di una colonna, fare clic sulla linea tra due colonne e trascinare.

Oltre alle colonne predefinite elencate sopra, facendo clic con il tasto destro su una qualsiasi intestazione di colonna si ottiene un menu contestuale da cui aggiungere ulteriori scelte all’elenco: Tipo, Media Set, Marca, Prodotto, Firmware e Interfaccia.

Panoramica dell’hardware

Per confermare la compatibilità del dispositivo di backup con Retrospect, consultare le ultime informazioni sulla compatibilità e i dettagli più specifici sui dispositivi supportati sul sito web di Retrospect.

In caso di problemi con Retrospect e i dispositivi di backup, dopo aver confermato la validità della propria installazione hardware e software, vedere il Risoluzione dei problemi e Risorse di supporto.

Utilizzo di Retrospect con l’hardware

Il più delle volte, l’hardware di backup funzionerà regolarmente con Retrospect. In alcuni casi, tuttavia, potrebbe essere necessario monitorare l’hardware più attentamente o risolvere problemi. In questa sezione viene illustrato come lavorare con tipi di hardware specifici.

Individuazione del dispositivo di backup

Per confermare che i dispositivi di backup vengano individuati e siano utilizzabili da Retrospect, verificare che siano presenti nell’elenco Sorgenti o Dispositivi di storage, a seconda del tipo di dispositivo. Quando è possibile accedere a un dispositivo dalla scrivania del server Retrospect, dovrebbe essere possibile anche vederlo in Retrospect, ad eccezione delle share di rete, a cui l’accesso in Retrospect avviene come utente root. Per i dispositivi che dovrebbero comparire nell’elenco Dispositivi di storage, se non si riscontrano problemi nell’individuarli, provare per prima cosa a fare clic sul pulsante Nuova ricerca nella barra degli strumenti sopra l’elenco Dispositivi di storage. Dopo aver fatto clic su Nuova ricerca, concedere fino a due minuti perché i dispositivi vengano visualizzati nell’elenco Dispositivi di storage. Tutti i dispositivi di backup adeguatamente collegati al computer di backup dovrebbero apparire nell’applicazione Apple System Profiler. Se il dispositivo non è presente, consultare la relativa documentazione per informazioni sulla corretta installazione.

Suggerimenti sulla risoluzione dei problemi:

Per idispositivi SCSI, accertarsi che ciascun dispositivo sia acceso, che i cavi siano saldamente collegati, che ogni dispositivo sia identificato con un ID univoco e che la catena SCSI sia adeguatamente terminata. Non cambiare la posizione dei dispositivi in una catena SCSI senza aver prima spento il computer e tutti i dispositivi.

Se la catena SCSI non è collegata e terminata adeguatamente, o in presenza di un conflitto di ID, si possono verificare numerosi problemi di vario genere. Il problema meno dannoso è la mancata visualizzazione di un dispositivo nell’elenco di stato. Un problema più serio, ma sottile, può essere un guasto della comunicazione tra il computer di backup e il dispositivo di backup, con una conseguente perdita di dati. Il più serio in assoluto può essere il danneggiamento del computer o dei dispositivi SCSI nella catena.

Un’unità potrebbe non essere visualizzata negli elenchi Sorgenti o Dispositivi di storage perché non supportata da Retrospect o per via di requisiti speciali. Per le ultime informazioni sulla compatibilità e i dettagli più specifici sui dispositivi supportati, visitare il sito web di Retrospect
http://www.retrospect.com.

Unità attivabili in Finder

Retrospect supporta come destinazione di backup qualsiasi unità di cui è possibile fare il mount nel Finder (ad eccezione dei dischi ottici). Sono compresi dischi rigidi interni ed esterni collegati direttamente al computer server di Retrospect e dischi rigidi condivisi sulla rete. Retrospect supporta inoltre unità disco con supporti rimovibili e unità allo stato solido (SSD, Solid-State Drive) di cui eseguire il mount nel Finder.

Per consultare i volumi disponibili per l’uso in Retrospect, fare clic su Sorgenti nella barra laterale per visualizzare l’elenco Sorgenti.

Scelta del tipo di Media Set

Un’unità disco di cui è possibile fare il mount può essere la destinazione di File Media Set e Disk Media Set. Tra questi due tipi di Media Set esistono differenze sostanziali. I Disk Media Set offrono il massimo livello di flessibilità e prestazioni in quanto consentono:

  • Estensione su più dischi, compresi volumi di rete

  • Opzione per la pulizia automatica dei dischi per recuperare spazio

  • Supporto ottimale per il backup su dispositivi e server NAS

  • Utilizzo dello stesso Media Set come destinazione di un’operazione e, simultaneamente, sorgente di una o più operazioni aggiuntive.

Inoltre, i Disk Media Set non prevedono le limitazioni alle dimensioni dei file imposte da un File Media Set. Un Disk Media Set comporta la scrittura di una serie di file sul supporto di destinazione, ciascuno con una dimensione massima di 600 MB (utile per la replica dei dati di backup su altri storage).

Nota: a partire da Mac OS X 10.6 "Snow Leopard", Apple ha cambiato il modo di calcolare le dimensioni dei file nel Finder, per cui 1 MB = 1.000 * 1.000 byte, anziché il tradizionale 1 MB = 1.024 * 1.024 byte, per cui la dimensione apparente dei file di un Media Set Retrospect è di 692 MB.

Quando vengono salvati su dischi rigidi, sia i File Media Set che i Disk Media Set consentono anche la memorizzazione e l’accesso a file diversi da quelli dei dati del Media Set.

Suggerimento: gli utenti delle versioni precedenti di Retrospect che utilizzavano ampiamente i backup set su file potranno passare a utilizzare i Disk Media Set con Retrospect.

Preparazione dei dischi attivabili per l’uso

È una buona idea preparare i dischi per l’uso prima di aggiungerli come membri a un Media Set. Durante l’esecuzione di uno script, quando è necessario ulteriore storage per il Disk Media Set, viene utilizzato automaticamente un disco aggiunto in precedenza al Media Set.

Per l’aggiunta di un disco a un Media Set, vedere la sezione "Aggiunta di un disco a un Media Set" nel Capitolo 5.

Pulizia del disco

Per impostazione predefinita, quando un disco membro di un Disk Media Set si riempie (o esaurisce lo spazio allocato), viene richiesto un nuovo disco per proseguire la copia di file e cartelle.

Per continuare a utilizzare il disco esistente, è possibile recuperare spazio mediante le opzioni di pulizia di Retrospect, che comportano l’eliminazione dei file e delle cartelle meno recenti per fare spazio ai nuovi elementi.

Una volta attivata la pulizia del disco e specificata un criterio di pulizia, i file e le cartelle meno recenti (in base al criterio) vengono eliminati automaticamente quando si rende necessario più spazio. Per ulteriori informazioni sull’impostazione delle opzioni di pulizia del disco nella Creazione guidata Media Set, vedere la sezione "Opzioni di pulizia per Disk Media Set" nel Capitolo 7.

Avvertenza: la pulizia comporta l’eliminazione di file e cartelle dal supporto di backup. Tali file e cartelle non potranno essere recuperati. Prima di abilitare la pulizia, verificare che sia presente una regola di backup che protegga file e cartelle di importanza critica.

È possibile modificare o disattivare le opzioni di pulizia di un Disk Media Set in qualunque momento. Per proteggere i backup a partire da un momento specifico, è possibile "bloccarli" in modo da impedirne la pulizia in Retrospect. È inoltre possibile selezionare backup specifici non ripuliti per policy per l’eliminazione manuale dal Media Set.

La pulizia è un utile componente di una strategia di staged backup. Per ulteriori informazioni, vedere la sezione "Strategie di staged backup" nel Capitolo 7.

Unità a nastro

Retrospect supporta la maggior parte delle unità nastro senza l’installazione di software aggiuntivo. Per un elenco delle unità nastro supportate, vedere
http://www.retrospect.com/supporteddevices/.

I supporti ad accesso sequenziale sono relativamente economici, hanno una capacità moderatamente elevata e una buona velocità di trasferimento dati. Pertanto, i nastri risultano idonei per l’esecuzione di backup, specie quando si desidera trasferire fuori sede alcuni backup come ulteriore misura di sicurezza o per l’archiviazione a lungo termine.

Quando si esegue il backup di un volume su un nastro con Retrospect, i dati vengono scritti in sequenza dall’inizio alla fine del nastro. Quando vengono aggiunti backup al nastro, i dati vengono aggiunti alla fine dei dati precedenti, fino all’esaurimento del nastro.

Né il computer di backup, né il software Retrospect effetuano il mount di un nastro nel Finder all’atto dell’inserimento nell’unità, per cui il nastro non sarà presente sulla scrivania del Mac.

Suggerimento: una strategia di staged backup che comporti il backup su disco e la successiva copia del backup su nastro può contribuire a migliorare le prestazioni complessive dei backup su nastro. Questo tipo di backup è noto come disk-to-disk-to-tape (D2D2T) o disk-to-disk-to-disk (D2D2D), a seconda del tipo di supporto utilizzato. Vedere la sezione "Strategie di staged backup" nel Capitolo 7.

Capacità del nastro

L’effettiva quantità di dati che può essere contenuta in un determinato nastro varia in funzione di numerosi fattori. La capacità di un nastro può essere notevolmente influenzata dalle velocità relative del computer di backup e dell’unità nastro.

Nel caso del backup di una sorgente lenta (ad esempio, un computer lento, un disco rigido lento o un volume condiviso su una rete) su un’unità nastro veloce, la capacità del nastro si riduce a causa dell’incapacità della sorgente di fornire un flusso costante di dati all’unità. Non ci sarà da sorprendersi se i nastri finiranno per contenere meno della capacità dichiarata. Alcune unità nastro vengono pubblicizzate come in grado di offrire maggiori capacità rispetto alle unità normali nell’utilizzo quotidiano. I valori presentati fanno riferimento alla quantità di dati prima della compressione hardware operata su di essi dalla corrispondente funzionalità dell’unità nastro e possono comportare elevati rapporti di compressione.

Compressione

La compressione, che può essere eseguita a livello software da Retrospect o hardware da un’unità nastro che la supporta, consente di risparmiare spazio sui nastri riducendo le dimensioni dei dati memorizzati. La compressione di fatto non aumenta la capacità del supporto: un dato disco o nastro può contenere sempre e comunque una certa quantità di dati. La compressione riduce le dimensioni dei dati originali prima della scrittura sul nastro, per cui è possibile scrivere più file su un dato nastro.

La compressione dati hardware è una funzionalità diffusa delle unità nastro. In Retrospect, la compressione hardware dell’unità viene utilizzata ogni volta che è possibile, se necessario disattivando l’opzione di compressione software.

Suggerimento: è molto più veloce lasciare all’hardware la compressione dei dati anziché comprimerli con routine software di Retrospect.

La quantità di compressione ottenuta varia a seconda del tipo di dati di cui si esegue il backup. È sostanziale per i file di testo, minore per file applicativi, di sistema e già compressi, come i file audio, video e PDF. A livello generale, presupponendo un contenuto misto su un volume sorgente, la compressione consente di ridurne le dimensioni a circa due terzi del valore originale.

La compressione hardware viene disabilitata in Retrospect quando è attiva la crittografia, poiché le prestazioni sui file criptati non sono soddisfacenti. Per utilizzare insieme crittografia e compressione, servirsi dell’opzione di compressione software di Retrospect. I dati vengono quindi compressi prima della crittografia, operazione impossibile con la compressione hardware.

Supporto di Avviso dispositivi a nastro

Molti dispositivi e molte librerie a nastro supportano messaggi di Avviso dispositivi a nastro. Questi dispositivi generano messaggi Avviso dispositivi a nastro per segnalare errori hardware e rientrano in tre categorie:

  • Informazioni

  • Avviso

  • Critico

Retrospect supporta gli Avvisi dispositivi a nastro in tre modi. Nello specifico:

  • Viene visualizzata una finestra di dialogo con una descrizione della natura dell’errore.

  • L’errore viene registrato nell’Elenco Attività.

  • L’errore viene registrato nel Resoconto delle operazioni.

È possibile abilitare/disabilitare questo comportamento per qualsiasi unità o libreria a nastro accessibile dal server Retrospect che supporti Avviso dispositivi a nastro.

Nota: in Retrospect, Avviso dispositivi a nastro non viene abilitato automaticamente per la maggior parte delle unità a nastro. È possibile abilitarlo manualmente come descritto nel paragrafo "Opzioni" della sezione "Dispositivi di storage", più indietro in questo capitolo.

Supporto per nastri WORM

Come risultato di normative di conformità e altri fattori, molte unità e librerie a nastro supportano ora i nastri WORM (Write Once, Read Many). Come suggerito dal nome, i nastri WORM non possono essere cancellati o riutilizzati a seguito della scrittura di dati su di essi.

I nastri WORM vengono visualizzati in Retrospect con un’icona speciale, che ne consente la facile identificazione. Mentre per i nastri normali viene utilizzata un’icona nastro blu, l’icona dei nastri WORM è gialla.

Avvertenza: durante l’utilizzo di nastri WORM, accertarsi di disabilitare la preferenza "Passa automaticamente ad un media vuoto" di Retrospect (impostazione predefinita). La preferenza è disponibile selezionando Retrospect > Preferenze e facendo clic sulla scheda Media.

Utilizzo di nastri WORM

Poiché in Retrospect i nastri WORM vengono trattati in modo diverso dai nastri normali, si consiglia di utilizzarli esclusivamente con Tape WORM Media Set.

Durante la creazione di un nuovo Media Set, è possibile scegliere di creare un Tape WORM Media Set. Vedere la sezione "Creazione di Media Set" nel Capitolo 5.

I Tape WORM Media Set vengono trattati in modo diverso rispetto ai normali Tape Media Set. Durante un’operazione automatica, ovvero regolata da script, in cui viene utilizzata una destinazione Tape WORM Media Set, i file vengono copiati da Retrospect su un nastro WORM con il nome corretto. Se non viene trovato un nastro WORM con il nome corretto, viene utilizzato automaticamente solo un nastro WORM vuoto. Un nastro normale vuoto non verrà mai aggiunto automaticamente a un Tape WORM Media Set.

Analogamente, durante un’operazione automatica in cui viene utilizzato un normale Tape Media Set come destinazione, non verrà mai aggiunto un nastro WORM vuoto al Tape Media Set normale, ma solo un nastro vuoto normale.

È possibile aggiungere manualmente nastri normali a Tape WORM Media Set e nastri WORM a Tape Media Set normali quando viene presentata una Richiesta media durante l’esecuzione di un’Attività, oppure utilizzando la funzionalità Aggiungi membro per aggiungere il membro al Tape Media Set.

Nota: i nastri WORM non possono essere cancellati né riutilizzati, neanche quando fanno parte di un Tape Media Set normale. I nastri normali possono essere cancellati e riutilizzati anche quando sono stati aggiunti a un WORM Media Set.

Pulizia dell’unità nastro

La pulizia regolare dell’unità nastro è essenziale per garantire prestazioni affidabili. Le testine sporche sono una delle principali cause dei problemi delle unità nastro e dei guasti dei supporti segnalati. In questi casi, nel Resoconto di Retrospect può essere segnalato l’errore 206 (Errore dell’unità: testine sporche, media errati e così via).

La pulizia della maggior parte delle unità nastro consiste semplicemente nell’inserimento di una speciale cartuccia di pulizia e nel lasciar eseguire l’operazione all’unità. Per i consigli sulla pulizia del fornitore, consultare la documentazione dell’unità.

A seconda delle funzionalità dell’unità nastro, in Retrospect sono disponibili diverse opzioni di pulizia.

Per tutte le unità nastro è prevista l’impostazione dell’intervallo di pulizia. Per accedere a questa opzione, scegliere Dispositivi di storage nella barra laterale, selezionare l’unità nastro nell’elenco, fare clic sulla scheda Opzioni nell’area dettagli e immettere un numero accanto a "Pulisci unità dopo [vuoto] ore di utilizzo". Con zero, ossia la scelta predefinita, in Retrospect non viene ricordato di pulire l’unità.

Se si dispone di una libreria a nastro che supporta la lettura di codici a barre e viene caricato un nastro di pulizia (con un’etichetta codice a barre di pulizia) nello slot di pulizia, la pulizia dell’unità viene eseguita automaticamente da Retrospect all’intervallo specificato. Se si dispone di una libreria a nastro che non supporta la lettura di codici a barre, la pulizia dell’unità viene comunque eseguita automaticamente, se è stato designato uno slot di pulizia ed è stato inserito un nastro di pulizia.

Per designare uno slot in una libreria come slot di pulizia:

  1. Caricare il nastro di pulizia in uno slot vuoto della libreria.

  2. Fare clic su Dispositivi di storage nella barra laterale.

  3. Selezionare l’unità nastro nell’elenco Dispositivi di storage. Se necessario, fare clic sui triangoli di apertura per visualizzare tutti gli slot della libreria.

  4. Fare clic con il tasto destro sullo slot contenente il nastro di pulizia. Dal menu contestuale selezionare "Abilita come slot di pulizia".

  5. Il nome del nastro nell’elenco viene modificato in "Nastro di pulizia".

Per pulire manualmente un’unità nastro:
  1. Se si dispone di un’unica unità nastro, è sufficiente inserire il nastro di pulizia. Nella maggior parte delle unità, il nastro di pulizia viene riconosciuto come tale, per cui la pulizia viene eseguita e il nastro di pulizia viene espulso al termine dell’operazione. Se si dispone di una libreria a nastro, verificare di aver designato uno slot come slot di pulizia, come descritto prima.

  2. Con una libreria a nastro, trascinare lo slot contenente il nastro di pulizia sull’icona dell’unità nell’elenco. Il nastro di pulizia viene spostato nell’unità e viene automaticamente eseguito il ciclo di pulizia. Con alcune librerie è inoltre possibile fare clic con il tasto destro sull’unità nastro e scegliere Pulisci dal menu contestuale. Viene richiesto di confermare la pulizia dell’unità. Fare clic su Pulisci.

Visualizzazione dello stato dei nastri

Retrospect consente di visualizzare informazioni sui nastri da utilizzare o già utilizzati per i backup.

Prima di visualizzare le informazioni sui nastri, verificare che il dispositivo desiderato sia elencato nella finestra Dispositivi di storage. In caso contrario, vedere la sezione "Individuazione del dispositivo di backup", più indietro in questo capitolo.

Per visualizzare lo stato di un nastro:

  1. Fare clic su Dispositivi di storage nella barra laterale.

  2. Inserire un nastro nell’unità.

Lo stato del nastro caricato viene visualizzato nella colonna Stato dell’elenco. I messaggi di stato hanno i significati seguenti:

  • Pronto indica che il supporto contiene dati di Retrospect o è membro di Media Set pronto per l’uso.

  • Cancellato indica un supporto vuoto.

  • Contenuto non riconosciuto indica che il nastro non è vuoto ma non contiene dati validi di Retrospect. Spesso questo accade quando viene inserito un nastro scritto con altro software di backup.

  • Versione non corretta può indicare che il nastro inserito è stato scritto con un’altra versione di Retrospect. Può anche indicare che la versione del firmware dell’unità non è supportata da Retrospect.

  • Protetto da scrittura indica che il nastro è bloccato.

  • In riavvolgimento indica che il nastro è in fase di riavvolgimento.

  • In sospeso indica che il nastro è caricato nell’unità ma non è stato ancora letto.

  • Errore hardware indica che si è verificato un errore del dispositivo.

  • on caricato in genere indica che è presente un nastro nell’unità, ma è stato riavvolto e deve essere espulso e reinserito per poter essere utilizzato. Questo messaggio può essere inoltre visualizzato durante la sostituzione di un nastro in una libreria a nastri.

  • Spostamento supporto indica che il nastro è in fase di trasferimento da uno slot a un altro, al meccanismo dell’unità nastro o viceversa.

  • In funzione e occupato indica che l’unità è occupata.

  • Vuoto indica che non è presente un nastro nell’unità.

Preparazione dei nastri per l’uso

Quando in Retrospect viene eseguito uno script non presidiato e viene richiesto un nuovo nastro, viene automaticamente utilizzato qualsiasi nastro idoneo, che sia cancellato o che abbia il nome corretto. È buona pratica preparare i supporti all’uso per tempo, cancellando o formattando i nastri.

È inoltre possibile aggiungere nastri a un Media Set prima che vengano richiesti in Retrospect.

Per aggiungere nastri a un Media Set:
  1. Nel caso di un’unità nastro singolo, verificare che sia presente un nastro oppure, per le librerie a nastro, verificare che gli slot contengano dei nastri, quindi fare clic su Media Set nella barra laterale.

  2. Fare clic per selezionare il Tape Media Set a cui aggiungere membri.

  3. Nell’area dettagli sotto l’elenco Media Set, fare clic sulla scheda Membri.

  4. Fare clic sul pulsante più (+) sotto l’elenco.

  5. Selezionare il nastro inserito o un nastro in uno slot della libreria. Se necessario, fare clic sui triangoli di apertura per visualizzare tutti gli slot della libreria.

  6. Fare clic su Aggiungi.

  7. Fare clic su Aggiungi.

Comandi per unità nastro singolo

I comandi riportati di seguito per l’utilizzo di unità nastro sono disponibili facendo clic con il tasto destro sull’unità nell’elenco Dispositivi di storage e scegliendo il comando dal menu contestuale. Gli altri comandi in questo menu sono destinati all’uso con le librerie a nastro e sono illustrati nella sezione "Comandi per librerie a nastro", più avanti in questo capitolo.

  • Espelli comporta lo scaricamento del nastro selezionato dall’unità.

  • Cancella comporta la cancellazione dei contenuti del nastro selezionato e, nel caso di alcuni meccanismi delle unità nastro, la preparazione dei supporti per il riutilizzo.

  • Esegui ritensionamento comporta l’avvolgimento del nastro selezionato in avanti fino alla fine e il riavvolgimento per uniformare tensione e allineamento. (Per alcuni tipi di nastri il ritensionamento avviene automaticamente durante l’esecuzione e non è supportato manualmente con questo comando.) Eseguire il ritensionamento dei nastri se sono rimasti a lungo inutilizzati o se la temperatura o l’umidità nell’ambiente di storage hanno subito variazioni significative.

  • Formatta comporta la riformattazione completa del nastro selezionato. Questo processo può richiedere tempi più lunghi rispetto a Cancella. È supportato solo da determinate unità nastro.

Librerie a nastro

Una libreria a nastro, detta anche caricatore, autochanger o caricatore automatico, è un’unità hardware che sposta meccanicamente i nastri inserendoli ed estraendoli da uno o più meccanismi delle unità da un magazine o da slot di storage fissi contenenti diverse cartucce a nastro. I nastri possono essere disposti in qualsiasi ordine: in Retrospect viene determinato il nastro richiesto per l’esecuzione di un backup non presidiato. Le librerie a nastro sono utili per backup di rete su larga scala, poiché i nastri vengono cambiati automaticamente man mano che si riempiono, limitando i tempi di inattività dovuti alla mancata disponibilità dei supporti. Sono disponibili molte librerie a nastro, ciascuna delle quali utilizza uno o più meccanismi di unità nastro tra i molti in commercio. Per ulteriori informazioni, consultare il manuale delle librerie e la sezione Support & Hardware di
http://www.retrospect.com/supporteddevices/.

Retrospect supporta librerie con lettura di codici a barre e gestisce le cartucce a nastro in base all’identificazione del relativo codice a barre. Il codice a barre del nastro viene visualizzato in aggiunta all’eventuale nome membro nelle richieste di supporti, nelle proprietà del Backup Set, negli eventi del Resoconto delle operazioni e nella finestra Dispositivi di storage. Retrospect riconosce cartucce di pulizia con codice CLN.

Retrospect supporta slot di importazione-esportazione multipli per il trasferimento delle cartucce da e nella libreria. Gli slot di importazione-esportazione sono visualizzati nell’elenco Dispositivi di storage. È possibile trascinare nastri da e verso gli slot di importazione-esportazione.

Se si dispone di una libreria a nastro con unità multiple e del modulo aggiuntivo Advanced Tape Support, Retrospect consente l’esecuzione di più operazioni utilizzando simultaneamente diverse unità.

Funzionamento di Retrospect con le librerie a nastro

Il funzionamento di Retrospect con le librerie a nastro varia a seconda che queste supportino o meno la lettura dei codici a barre.

Retrospect supporta librerie con lettura di codici a barre e gestisce le cartucce a nastro in base all’identificazione del relativo codice a barre. Il codice a barre del nastro viene visualizzato in aggiunta all’eventuale nome membro nelle richieste di supporti, nelle proprietà del Media Set, negli eventi del Resoconto e nell’elenco Dispositivi di storage. Inoltre, Retrospect riconosce cartucce di pulizia con codice CLN. Il supporto dei codici a barre consente la rapida scansione degli slot in una libreria per determinarne i contenuti.

Se la libreria non supporta la lettura di codici a barre, è necessario eseguire la scansione della libreria stessa per ottenere il nome di ciascun nastro. Ogni nastro viene inserito nell’unità a nastro dalla libreria e in Retrospect viene tenuta traccia dei nomi e delle posizioni dei nastri.

A ogni avvio di Retrospect o apertura dello sportello della libreria o sostituzione del magazine, i contenuti della libreria potrebbero cambiare, per cui è necessario eseguire la scansione per mantenere l’aggiornamento.

Per le librerie che non supportano i codici a barre, viene utilizzata una funzionalità unica, detta "storage slot memory", che rende più rapide le successive scansioni della libreria. A ogni uscita dal programma, in Retrospect viene registrato lo stato di ciascuno slot e unità nella libreria e queste informazioni vengono salvate nel file di configurazione.

Visualizzazione dello stato di una libreria a nastro

Per visualizzare lo stato di una libreria a nastro, inserire un magazine caricato (se applicabile per il dispositivo in uso) e fare clic su Dispositivi di storage nella barra laterale per visualizzare l’elenco Dispositivi di storage. Notare come la libreria, gli slot nastro (compresi gli slot di importazione-esportazione) e le unità compaiono nell’elenco.

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In Retrospect vengono visualizzate informazioni sulla libreria, sulle unità a nastro e su ciascuno slot di storage, tra cui stato, posizione e codice a barre. Le icone e le informazioni di stato aggiuntive indicano i contenuti di ciascuno slot.

03fig21.png

Lo slot non contiene un nastro.

03fig22.png

Lo slot non contiene un nastro perché è stato spostato nell’unità. Questo è certo, dal momento che la libreria sa sempre da quale slot è stato spostato un nastro nell’unità.

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(Sconosciuto): lo slot non è stato esaminato da Retrospect.

03fig24.png

Lo slot è stato designato come slot per nastro di pulizia da Retrospect. I nastri di pulizia sono indicati da un’icona verde.

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Il nastro indicato era presente nello slot all’ultima scansione dei nastri in Retrospect, ma lo stato non è verificato perché il contenuto dello slot potrebbe essere cambiato nel frattempo.

03fig26.png

Il nastro indicato era presente nello slot all’ultima scansione dei nastri in Retrospect e lo stato è verificato perché il contenuto dello slot non avrebbe potuto cambiare nel frattempo.

03fig27.png

Si è verificato un errore di supporto durante la scrittura sul nastro. Questo nastro non verrà utilizzato per le esecuzioni automatiche (script). Per riutilizzare il nastro, è necessario cancellarlo manualmente.

03fig28.pngQuesto nastro è formattato come WORM (Write Once, Read Many). Vedere la sezione "Supporto per nastri WORM", più indietro in questo capitolo.

Utilizzo delle librerie a nastro

Nell’elenco Dispositivi di storage, è possibile spostare i nastri trascinando le relative icone. Posizionare il puntatore sull’icona di un nastro e trascinare il nastro da uno slot a un altro, da uno slot all’unità, dall’unità ad uno slot, o da un’unità ad un’altra unità.

Comandi per le librerie a nastro

I comandi riportati di seguito per l’utilizzo di librerie a nastro sono disponibili facendo clic con il tasto destro sulle icone di librerie, unità o slot nell’elenco Dispositivi di storage e scegliendo il comando dal menu contestuale. Alcuni comandi in questo menu sono destinati all’uso con tutti i tipi di dispositivi a nastro e sono illustrati nella sezione "Comandi per unità nastro singolo", più indietro in questo capitolo.

  • Ignora consente di impedire la scansione o l’utilizzo del dispositivo.

  • Cancella codici a barre comporta lo scollegamento delle informazioni dei codici a barre da tutti i nastri noti. Utilizzare questa funzionalità solo se informazioni di codici a barre o nomi di nastri non sono visualizzati correttamente in Retrospect o se richiesto dal Supporto tecnico di Retrospect.

  • Inizializza elementi comporta l’invio del comando Inizializza elemento alla libreria, che forza l’aggiornamento dello stato di tutti i suoi elementi. Utilizzare questo comando nei casi in cui le informazioni fornite nella finestra Dispositivi di storage non corrispondono con l’effettivo stato della libreria.

  • Abilita come slot di pulizia designa lo slot selezionato come slot di pulizia. Gli slot di pulizia sono esclusi dalla ricerca di supporti in Retrospect. Se la libreria supporta la lettura di codici a barre, un nastro di pulizia con codice CLN viene automaticamente riconosciuto in Retrospect e il relativo slot viene riservato a scopo di pulizia. È possibile specificare il numero di pulizie per nastro e la frequenza di pulizia di un’unità nastro dalla finestra Proprietà dell’unità o del nastro.

  • Scansione comporta l’esecuzione di un ciclo negli slot di storage selezionati della libreria, spostando ogni nastro dallo slot all’unità per conoscerne il nome. Questo comando non è necessario se l’unità nastro supporta i codici a barre.

Supporto di importazione-esportazione

Alcune librerie sono dotate di aperture separate, utilizzate per caricare ed estrarre singoli nastri nella e dalla libreria senza aprire lo sportello. In Retrospect questa funzionalità è detta "slot di importazione-esportazione" ed è nota anche come "Mail Slot" "elemento di I/E" e "Call Slot". Se gli slot di importazione-esportazione sono presenti e abilitati in una libreria, vengono visualizzati come slot separati in Retrospect, in testa all’elenco di slot. È possibile trascinare nastri dall’unità sorgente o da qualsiasi slot nello slot di importazione-esportazione per far sì che il nastro selezionato venga spostato dalla libreria all’apertura. Quando un nastro viene inserito nell’apertura, in Retrospect viene visualizzata la dicitura "Supporto disponibile" accanto allo slot di importazione-esportazione ed è possibile spostarlo trascinandolo su qualsiasi slot o unità nella libreria.

In Retrospect non viene eseguita la scansione degli slot di importazione-esportazione durante il funzionamento non presidiato. Non inserire un nastro che si desidera utilizzare in un’azione non presidiata, ad esempio un backup con script, nello slot di importazione-esportazione.

Richieste di supporti delle librerie a nastro

Durante le operazioni immediate e automatizzate, viene eseguita una scansione della libreria per individuare il supporto adeguato e viene caricato il nastro richiesto. Se è richiesto un nastro nuovo o cancellato, viene caricato e utilizzato il primo disponibile.

Se non è possibile trovare un nastro adeguato da utilizzare, viene visualizzato l’avviso Richiesta media nell’elenco Attività. L’operazione non può continuare fino a quando non viene inserito il supporto.

Guasti dei supporti delle librerie a nastro

Quando viene riscontrato un guasto di un supporto, questo viene considerato un errore irreversibile che arresta tutte le operazioni.

Con le librerie a nastro, è possibile attivare la preferenza di gestione dei supporti "Usa automaticamente un nuovo media dopo un errore di scrittura" di Retrospect per evitare di interrompere tutte le operazioni. Se questa preferenza è abilitata e viene rilevato un guasto dei supporti, viene ricercato e utilizzato il successivo nastro disponibile.

Longevità e capacità dei supporti

La durata dei supporti dipende in larga misura da come vengono conservati e gestiti. Una conservazione adeguata tiene i supporti al riparo da umidità, calore e contaminazione da particelle, che provocano il deterioramento del supporto compromettendone l’integrità o provocando perdite di dati.

Il peggior nemico dei supporti magnetici è l’umidità. Tenere i supporti al riparo dalla luce solare diretta e lontano da fonti di calore. Evitare variazioni estreme di temperatura. Le particelle volatili come la polvere e il fumo di sigaretta possono anch’esse danneggiare i supporti.

La caratteristica unica dei nastri è l’utilizzo di lubrificante. Il supporto nastro è lubrificato e dopo molti passaggi sulle testine dell’unità tende a guastarsi a causa della dispersione del lubrificante. Un nastro dovrebbe poter resistere per diverse migliaia di passaggi, ma tenere presente che ogni operazione su un nastro comporta più passaggi sulle testine.

Una cassaforte antincendio e antifumo in un edificio climatizzato rappresenta una sede ideale di conservazione dei supporti. Come minimo, tenere i supporti nei contenitori originali in un armadio o in un cassetto della scrivania.

Funzionamento di Retrospect con dispositivi di backup multipli

Durante un funzionamento, il supporto adeguato viene ricercato nei dispositivi di backup disponibili. Se lo spazio sul supporto si esaurisce o è richiesto un altro supporto per qualsiasi motivo, vengono ricercate unità disponibili. Questo risulta utile, ad esempio, per tenere in un’unità il nastro previsto da Retrospect e un nastro vuoto in un’altra unità, da utilizzare all’esaurimento dello spazio sul primo durante la notte. Le unità devono utilizzare meccanismi simili, ad esempio due unità LTO.

Retrospect per Macintosh supporta la scrittura simultanea su dispositivi multipli con il modulo aggiuntivo Advanced Tape Support. Per ulteriori informazioni, visitare il sito web di Retrospect.