What's New in Retrospect – Retrospect Backup 19 + Retrospect Virtual 2022 + Retrospect Cloud Storage

Strumenti

Retrospect ha molte caratteristiche che superano le funzioni di base richieste per le operazioni di backup e ripristino. La conoscenza di queste funzioni non è essenziale per utilizzare Retrospect, ma permette di gestire il programma in modo più rapido ed efficiente.

Come lavorare con i volumi

Un volume è la rappresentazione di un’unità di memorizzazione ad accesso casuale del sistema operativo, come un’unità o una partizione del disco rigido, un disco rimovibile o un CD-ROM. Può anche essere un file server sulla rete. Un volume è l’unità di memoria di base che contiene file e cartelle. Retrospect usa i volumi come origini per backup e altre operazioni e aiuta a tener traccia dei file con le istantanee di volume.

Se il computer di backup o un client connesso ha Microsoft SQL Server o Exchange Server installati, verrà visualizzato anche nelle finestre di elenco dei volume di Retrospect. Se è installato Exchange Server, apparirà anche un contenitore aggiuntivo, Cassette postali di Exchange.

Per eseguire il backup e il ripristino dei database e delle cassette postali SQL e Exchange, sono necessari gli agenti di Retrospect per SQL Server e per Exchange. Vedere Agente SQL Server per ulteriori informazioni su come lavorare con i server SQL. Vedere Agente Exchange Server per ulteriori informazioni su come lavorare con server e cassette postali di Exchange.

Finestre di elenco dei volumi

Retrospect ha due finestre di elenco dei volumi. Molte operazioni di Retrospect utilizzano una finestra di selezione volumi, in cui è possibile scegliere uno o più volumi per l’operazione corrente.

399

La finestra di selezione volumi per un backup immediato.

Una finestra simile, la finestra Database dei volumi, può essere utilizzata per gestire i volumi. La finestra Database dei volumi ha alcune caratteristiche aggiuntive che non sono disponibili nelle finestre di selezione del volume. Ad esempio, l’elenco nella finestra Database dei volumi è organizzato e include controlli per una navigazione più complessa e per la selezione dei volumi elencati.

400

Finestra database dei volumi.

L’uso dell’una o dell’altra finestra è abbastanza diretto; si fa clic sui volumi desiderati, quindi si fa clic su un pulsante o un’icona dalla barra degli strumenti per procedere o agire sul volume selezionato. (È possibile anche fare clic con il pulsante destro per utilizzare un menu contestuale.)

Per far pratica con le tecniche qui descritte, aprire la finestra del database dei volumi facendo clic su Configurazione>Volumi.

I volumi elencati nella casella di scorrimento sono organizzati in uno schema simile a quello di Esplora risorse.

Visualizzazione dei volumi

In una finestra di elenco dei volumi, le icone + e - sul lato sinistro funzionano esattamente come quelle di Esplora risorse. Fare clic su un’icona + per mostrare il contenuto del contenitore (vedere Contenitori) o della cartella (vedere Cartelle) . Fare clic su un’icona - per nascondere il contenuto del contenitore o della cartella. Un volume non ha questo controllo a meno che non abbia uno o più sottovolumi definiti.

Scelta dei volumi

Nell’elenco di volumi, fare clic su un volume per selezionarlo. Questo deseleziona qualsiasi altro volume selezionato.

Tenere premuto il tasto Ctrl e fare clic su un volume per sceglierlo senza deselezionare alcun volume attualmente scelto. In questo modo è possibile fare una scelta non contigua o contigua multipla.

Tenere premuto il tasto Maiusc e fare clic su un volume per scegliere tutti i volumi elencati dalla scelta corrente al volume su cui si è fatto clic con il tasto Maiusc premuto. Questa operazione è chiamata scelta multipla contigua.

Alcune operazioni non permettono scelte multiple. (Ad esempio, è impossibile ripristinare su più volumi.)

I seguenti esempi mostrano questi metodi di selezione.

Scelta originale

402

Dopo avere fatto clic su Iago

403

Dopo avere fatto Control-clic su Iago

404

Dopo avere fatto Maiusc-clic su Iago

405

Questi metodi per fare scelte singole e multiple funzionano in tutto Retrospect, non solo nell’elenco di volumi.

Contenitori

In un elenco di volumi, i volumi, i client e i gruppi sono organizzati nei tre contenitori Risorse del computer, Risorse di rete, Client di backup e Gruppi di origini.

405

La selezione di uno di questi contenitori di livello superiore seleziona tutto in quel contenitore. Ad esempio, si potrebbe eseguire il backup di ogni disco rigido e rimovibile collegati al computer di backup e di ogni client registrato in Retrospect, selezionando semplicemente come origini i contenitori Risorse del computer e Client di backup.

Risorse del computer

Il contenitore Risorse del computer contiene i volumi delle unità locale. Questo può includere il disco rigido interno, un disco rimovibile inserito e unità esterne. Non include unità di rete mappate o volumi di rete. Il contenitore Risorse del computer include anche i database SQL ed Exchange locali e le cassette postali di Exchange.

Quando si seleziona il contenitore Risorse del computer, si incarica Retrospect di selezionare tutti i volumi di questo tipo sul computer di backup, salvo i dischi floppy e i CD-ROM.

L’esempio seguente di una selezione del contenitore Risorse del computer mostra i volumi in cui si risolve. (Ad esempio, se la selezione fosse utilizzata in un’operazione di backup, si risolverebbe il backup dei volumi.)

Utilizzando questa
selezione…​
…​si risolve su questi volumi

406

Capuleti
Montecchi

Risorse di rete

Il contenitore Risorse di rete contiene solo i volumi condivisi che sono stati aggiunti.

Quando si seleziona il contenitore Risorse di rete, si incarica Retrospect di selezionare tutti i volumi condivisi contenuti in esso.

Per aggiungere un volume di rete al database dei volumi:

  1. Scegliere Configurazione>Volumi nella barra di spostamento.

  2. Fare clic sul pulsante Risorse di rete.

  3. Spostarsi attraverso la rete fino al volume o alla cartella da aggiungere.

  4. È possibile anche fare clic su Avanzate per specificare un percorso UNC al volume che si desidera aggiungere.

  5. Sceglierlo e fare clic sul pulsante Aggiungi.

Se il server lo richiede, immettere un nome di login e una password e fare clic su OK.

407

Se si configura Retrospect per connettersi come utente con privilegi per il volume di rete, non sarà richiesto di connettersi nuovamente. Per ulteriori informazioni, vedere Preferenze di protezione.

Client di backup

Il contenitore Client di backup contiene i computer client che sono stati aggiunti per utilizzarli con Retrospect. I client stessi contengono uno o più volumi, che sono resi disponibili in funzione di come sono stati configurati con la scheda Volumi della finestra di proprietà del client. Vedere Client connessi in rete per dettagli.

I client Retrospect per computer Windows che sono stati aggiunti al database dei client di backup, utilizzando il metodo a chiave pubblica/privata, sono raggruppati per impostazione predefinita in una cartella chiamata “Client aggiunti in automatico” nel contenitore Client di backup. Per ulteriori informazioni, vedere Preferenze di aggiunta.

Quando si seleziona il contenitore Client di backup, si incarica Retrospect di selezionare tutti i client contenuti in esso.

Se si sono aggiunti server SQL o Exchange come client, questi vengono visualizzati nel contenitore Client di backup. Se si ha un server Exchange come client, appare anche il contenitore Cassette postali di Exchange.

Gruppi di origini

Il contenitore Gruppi di origini contiene i volumi raggruppati insieme per una migliore organizzazione. I gruppi, definiti dall’utente, non contengono i volumi effettivi, ma i loro alias, cioè le scorciatoie per i volumi effettivi (contenute in Risorse del computer, Risorse di rete o Client di backup).

Ad esempio, si potrebbe creare un gruppo Contabilità che contiene i volumi dal reparto di contabilità. Più tardi, quando si crea uno script di backup, invece di selezionare noiosamente ogni singolo volume di contabilità, è possibile selezionare solo il gruppo Contabilità e Retrospect sa che si intendono tutti i volumi di quel gruppo.

I Gruppi di origini non sono disponibili negli elenchi di volumi delle operazioni di duplicazione e ripristino.

Creazione di gruppi: Per creare un nuovo gruppo, scegliere Configurazione>Volumi dalla barra di spostamento. Nella finestra del database dei volumi, fare clic su Nuovo gruppo dalla barra degli strumenti. Dopo avere immesso il suo nome nella finestra di dialogo, il nuovo gruppo appare sotto il contenitore Gruppi di origini. Qualsiasi elemento che era evidenziato quando è stato creato il gruppo apparterrà al nuovo gruppo.

Aggiunta dei volumi ai gruppi: È possibile trascinare in un gruppo qualsiasi elemento dei contenitori Risorse del computer, Risorse di rete e Client di backup.

Poiché i Gruppi di origini contengono scorciatoie sui volumi e non i volumi stessi, lo stesso volume può essere aggiunto a più di un gruppo.

Organizzazione degli elementi di gruppo: È possibile trascinare qualsiasi elemento fuori da un gruppo e in un altro gruppo. È possibile trascinare un elemento in una diversa posizione all’interno del suo gruppo per riordinare l’ordine del gruppo.

Rimozione dei gruppi: È possibile rimuovere un gruppo o un elemento indesiderato scegliendolo e facendo clic su Tralascia dalla barra degli strumenti o premendo il tasto Canc.

Cartelle

È possibile creare cartelle per organizzare le informazioni che appaiono nella finestra dell’elenco dei volumi. Ad esempio, mentre si configura un backup, è possibile selezionare una cartella come origine di backup e Retrospect eseguirà il backup di tutti i volumi della cartella.

Queste cartelle sono specifiche per Retrospect e non appaiono fuori dal programma.

I client Retrospect per computer Windows che sono stati aggiunti al database dei client di backup, utilizzando il metodo a chiave pubblica/privata, sono raggruppati in una cartella chiamata “Client aggiunti in automatico” nel contenitore Client di backup. Per ulteriori informazioni, vedere Preferenze di aggiunta.

Creazione di cartelle

Per creare una cartella, fare clic sull’icona Nuova cartella dalla barra degli strumenti. Retrospect chiede quale tipo di cartella si desidera. La selezione determina se si trova nel contenitore Risorse del computer, nel contenitore Risorse di rete o nel contenitore Client di backup. Dopo aver effettuato la propria scelta e assegnato un nome, la cartella, identificata dall’icona 408 , appare con i volumi nell’elenco. È possibile trascinarla per ricollocarla nell’elenco.

Riorganizzazione delle cartelle

È possibile trascinare qualsiasi volume in o fuori da una cartella per organizzare meglio l’elenco di volumi.

409

Esattamente come le cartelle su un disco rigido, le cartelle sono utili per nascondere numerosi elementi ed evitare di ingombrare lo spazio di lavoro. Ad esempio, se si gestisce un grande numero di client, è possibile organizzarli in un ordine logico mettendo i singoli volumi nelle loro relative cartelle di reparti, come Contabilità, Progettazione e Produzione. È possibile scegliere quindi una cartella in una finestra di selezione di volume; Retrospect sceglie tutti i volumi all’interno della cartella.

  • Ogni volume può essere aggiunto solo a una cartella. Questo è diverso da Gruppi di origini, dove lo stesso volume può essere aggiunto a più di un gruppo.

Rimozione di cartelle

È possibile rimuovere una cartella inutilizzata scegliendola e facendo clic su Tralascia dalla barra degli strumenti o premendo il tasto Canc. Tuttavia, è necessario spostarne il contenuto fuori dalla cartella prima di tralasciarlo.

Sottovolumi

Un sottovolume è una cartella su un volume che si definisce in modo tale da funzionare come un volume per utilizzo all’interno di Retrospect. Dopo che una cartella è stata specificata come sottovolume può essere specificata come origine o destinazione per operazioni Retrospect. I sottovolumi non hanno alcuna funzione fuori da Retrospect e la loro esistenza non influisce sui file e sulle cartelle di un volume in qualsiasi modo.

Se si desidera solo eseguire il backup dei file di una singola cartella, specificando un sottovolume (invece di specificare un volume e utilizzare un selettore personalizzato) si riduce il numero dei file visualizzati in un browser e si riduce la quantità di memoria necessaria.

Retrospect tratta un sottovolume come un altro volume sul sistema. Una volta definita una cartella come sottovolume, non rimuovere o rinominare la cartella. Se lo si fa, Retrospect non sarà in grado di individuare il sottovolume.

I sottovolumi sono considerati parte del volume di livello superiore quando si eseguono più operazioni. Ad esempio, è impossibile eseguire il backup di sottovolumi che appartengono contemporaneamente allo stesso volume. Se si tenta di farlo, Retrospect eseguirà il backup dei volumi consecutivamente.

Specifica dei sottovolumi

In un elenco di volumi, scegliere un volume, quindi fare clic su Crea sottovolume dalla barra degli strumenti o fare clic sul pulsante Sottovolume nella finestra. Appare una finestra di dialogo che elenca le cartelle al livello più alto del volume scelto.

410

È possibile specificare qualsiasi cartella nel volume selezionato come sottovolume, tra cui cartelle annidate a livello molto basso all’interno della gerarchia di cartelle. Scegliere la cartella che si desidera specificare come sottovolume e fare clic su Definisci. (Per definire il nome della cartella attualmente visualizzato nella casella combinata come sottovolume, fare clic su Utilizza.) La cartella sottovolume, identificata 411 dall’icona, appare con i volumi nell’elenco di volumi.

412

Se si specificano sia un sottovolume, sia il suo volume superiore come Origini, essi verranno considerati come oggetti separati. Tuttavia, operazioni che implicano il volume superiore includeranno il contenuto della cartella indicata come un sottovolume.

Per tralasciare un sottovolume definito:

  1. Selezionare il Sottovolume dalla finestra del database dei volumi.

  2. Fare clic su Tralascia dalla barra degli strumenti o premere il tasto Canc.

Tralasciando un sottovolume non si influisce sul contenuto della cartella originale o di qualsiasi file di cui è stato eseguito il backup.

Utilità per i volumi

Nella finestra del database dei volumi e nelle finestre di selezione dei volumi, la barra degli strumenti dispone di comandi per definire e tralasciare i sottovolumi e per rinominare, espellere, cancellare e ottenere informazioni sui volumi elencati.

Fare clic sul pulsante destro del mouse nell’elenco dei volumi per fare apparire un menu di comandi equivalenti a quelli sulla barra degli strumenti.

Crea sottovolume

Per definire una cartella come sottovolume, selezionare il volume di livello superiore e fare clic sull’icona Crea sottovolume o premere Control-U. Utilizzare la finestra di dialogo come descritto in Specifica dei sottovolumi.

Licenze

Se sono state acquistate le licenze di Retrospect SQL Server Agent o Retrospect Exchange Server Agent, è necessario applicare una licenza a ogni server di cui si desidera eseguire il backup. Per applicare un codice di licenza a un server SQL o Exchange, selezionare il server, quindi fare clic sull’icona Licenza nella barra degli strumenti o premere Alt-L.

I server locali sono elencati nel contenitore Risorse del computer. I server client sono elencati nel contenitore Client di backup.

Proprietà

Per visualizzare le proprietà di un volume, selezionarlo e fare clic sull’icona Proprietà o premere Alt-Invio. Le proprietà includono tipo, file system, spazio totale e disponibile sul volume e ubicazione.

Login come

Il modo migliore per garantire che tutte le operazioni che coinvolgono volumi di rete e server SQL e Exchange abbiano successo consiste nel connettersi a Retrospect come utente che dispone delle autorizzazioni per queste risorse. Vedere Preferenze di protezione per ulteriori informazioni.

Vedere Agente SQL Server e Agente Exchange Server per ulteriori informazioni su come configurare le informazioni di login per server SQL e Exchange.

È possibile utilizzare Login come pulsante se si è collegati a Retrospect come utenti privi di autorizzazioni per un volume di rete e si desidera eseguire un’operazione immediata utilizzando il volume. Selezionare il volume nell’elenco Database dei volumi, fare clic su Login come icona nella barra degli strumenti e immettere un nome di utente e la password.

È possibile che le operazioni automatizzate che utilizzano il volume non funzionino.

Ridenominazione

Per modificare il nome di un volume o di un sottovolume, selezionarlo e fare clic su Rinomina o premere Control-R. Immettere un nuovo nome nella finestra di dialogo che appare.

Espelli

Per espellere un supporto rimovibile dall’unità, selezionare il nome del volume e fare clic su Espelli o premere Control-J.

Tralascia

Per rimuovere un volume o un sottovolume dall’elenco, sceglierlo e fare clic su Tralascia dalla barra degli strumenti, oppure fare clic su Canc. I volumi attualmente attivi, come il disco rigido o una cartuccia inserita, potrebbero non essere tralasciati. Tralasciando un server aggiunto si tralasciano anche i suoi database e i sottovolumi definiti.

Cancella

Per cancellare il contenuto di un volume, selezionarlo e fare clic su Cancella o premere Control-E. Fare attenzione; questo comando rimuove permanentemente tutti i file dal volume.

Scorrimento

La finestra Database dei volumi contiene un pulsante Sfoglia. Per esaminare il contenuto di un volume e lavorare con esso, scegliere il volume e fare clic sul pulsante Sfoglia per aprire un browser. Lo scorrimento di un volume è spiegato in dettaglio in Scorrimento.

Windows Volume Mount Points (Unità NTFS montate)

Windows consentono di designare una cartella vuota come punto di montaggio del volume, un tipo di gateway per accedere a un’altra unità. Per una panoramica e per le istruzioni di configurazione, vedere nell’indice della Guida di Windows le voci “panoramica sulle unità montate” e “montaggio dei volumi come cartelle NTFS”.

Aspetto e organizzazione

In Esplora risorse un punto di montaggio viene visualizzato con un’icona di unità e porta il nome della cartella attraverso cui si accede all’unità. Gerarchicamente, il punto di montaggio viene visualizzato come un’unità all’interno di un’unità, non allo stesso livello delle altre unità sotto Risorse del computer.

413

Volume superiore C: in Esplora risorse

In Retrospect un punto di montaggio appare con un’icona di unità e porta l’etichetta dell’unità. Nelle finestre di selezione dei volumi e dei database dei volumi di Retrospect, l’unità montata viene visualizzata allo stesso livello gerarchico delle altre unità sotto il contenitore Risorse del computer.

414

Volumi montati disponibili per Retrospect

Nelle finestre del browser di volume di Retrospect, esaminando il volume superiore di un punto di montaggio, il punto di montaggio viene visualizzato solo come una cartella vuota, quale realmente è.

415

Il volume superiore del punto di montaggio in un browser Retrospect

Logica e funzionalità

Retrospect considera un’unità montata come un volume distinto, non come una cartella o un sottovolume del volume NTFS di livello superiore. Per eseguire il backup di un volume a cui si è acceduto attraverso un punto di montaggio, si deve scegliere quell’unità montata in Retrospect. Non verrà eseguito il backup se si seleziona l’unità superiore che contiene la cartella dei punti di montaggio o se si seleziona la cartella stessa.

Quando Retrospect esegue il backup del volume superiore di una cartella utilizzata come punto di montaggio, include la cartella dei punti di montaggio nell’istantanea ma non include i file e le cartelle del volume montato.

Quando Retrospect ripristina da un’istantanea, ripristina la cartella dei punti di montaggio e le informazioni necessarie perché Windows acceda al volume attraverso il percorso di montaggio. (Questo dipende dal fatto che l’unità a cui si è acceduto è presente nel suo stato originale; altrimenti la cartella viene ripristinata ma non diventa un punto di montaggio.) Per ripristinare i file e le cartelle sul volume montato, è necessario ripristinarlo così come si ripristinerebbe qualsiasi altra unità con Retrospect, scegliendola come unità distinta.

Scorrimento

I browser sono potenti strumenti di Retrospect per visualizzare, selezionare e manipolare i file e le cartelle sui volumi di origine e di destinazione. Dall’interno di Retrospect, le finestre del browser forniscono funzioni di gestione file simili a quelle di Esplora risorse e includono altre funzioni non disponibili in Esplora risorse.

I browser “aprono” il contenuto di un volume rendendo possibile lavorare contemporaneamente con tutto il suo contenuto. Questo permette di selezionare facilmente più file all’interno di varie cartelle. È possibile anche visualizzare i browser con una struttura lineare, senza la gerarchia delle cartelle.

I browser permettono di vedere i file scelti per le operazioni di backup, ripristino, duplicazione e copia. È possibile anche utilizzare i browser in modo “indipendente” per esaminare e gestire il contenuto dei volumi. Nelle operazioni di backup, ripristino, duplicazione e copia, i browser mostrano i file scelti dal selettore designato e permettono di selezionare e deselezionare i file.

È possibile aprire qualsiasi numero di finestre del browser, oltre a vari browser per lo stesso volume. È possibile anche lasciare le finestre del browser aperte durante l’esecuzione di altre operazioni di Retrospect e passare dalle finestre dei browser alle altre finestre di Retrospect e viceversa.

Retrospect ha una barra degli strumenti in ogni finestra del browser. Contiene i comandi per trovare, scegliere e gestire le cartelle e i file nell’elenco del browser. (È possibile anche fare clic con il pulsante destro per utilizzare un menu contestuale.)

Visualizzazione di un browser indipendente

Per esaminare un browser di volume indipendente, fare clic su Configurazione>Volumi. Viene visualizzata la finestra del database dei volumi, che elenca i nomi dei volumi disponibili. Scegliere un volume, quindi fare clic su Sfoglia. Retrospect scandisce il volume scelto, quindi mostra una finestra browser che elenca tutte le cartelle e i file contenuti nel volume scelto.

Per visualizzare un browser indipendente di un set di backup, vedere Visualizzazione del contenuto della sessione. Per esaminare un browser indipendente di un’istantanea, vedere La scheda Istantanee.

Visualizzazione di un browser da un’operazione

Per esaminare un browser all’interno di un’operazione di backup, ripristino, duplicazione o copia immediata, fare clic sul pulsante della finestra di riepilogo chiamata File scelti o Anteprima. Retrospect visualizza una finestra browser per ogni origine.

Browser e script

Non è possibile utilizzare un browser all’interno di uno script perché gli script sono intesi per l’esecuzione non assistita in un momento successivo. Utilizzare un browser non sarebbe utile perché è probabile che i contenuti di un volume cambino tra il tempo in cui si modifica lo script e il tempo in cui lo script viene eseguito.

Informazioni sui browser

Una finestra browser mostra un elenco gerarchico di cartelle e file nel volume scelto.

416

All’inizio dell’elenco (e al livello più alto della gerarchia) sta il nome del volume. Le cartelle hanno controlli + e - alla loro sinistra; fare clic su + per mostrare il contenuto della cartella. Fare clic su - per nascondere il contenuto della cartella. Le cartelle aperte hanno icone diverse, 417 , rispetto alle cartelle chiuse, 418 .

419

Contenuto di cartella nascosto (sinistra) ed esposto (destra).

L’indice scorrevole delle cartelle sulla sinistra della finestra fornisce una visualizzazione sintetica delle cartelle del volume. Fare clic sull’indice delle cartelle per visualizzare l’elenco di file associato sul lato destro della finestra. Il percorso della scelta corrente viene mostrato sopra l’indice. Le linee dell’indice appaiono grigie per le cartelle non aperte e nere per le cartelle aperte.

L’angolo superiore destro della finestra indica quanti file sono evidenziati o contrassegnati e ne visualizza la dimensione totale.

Selezione di file e cartelle

In una finestra browser, si scelgono i file e le cartelle su cui eseguire le operazioni. Scegliere i file facendo clic sulle voci dell’elenco dei file. Trascinare l’elenco o premere Maiusc e fare clic per scegliere un insieme di file o cartelle. Fare Control-clic per selezionare o deselezionare elementi non contigui. Selezionare tutti gli elementi scegliendo Seleziona tutto dal menu Modifica. Facendo doppio clic su un file lo si sceglie (evidenzia) e lo si spunta. L’evidenziazione è descritta sotto, in “Spunta di file e cartelle”.

Come ottenere ulteriori informazioni

Retrospect fornisce un comando Proprietà che è possibile utilizzare per esaminare le informazioni sui file e sulle cartelle scelti.

Per visualizzare le informazioni su file o cartelle:

  1. Da un browser, scegliere i file o le cartelle su cui si desiderano ulteriori informazioni.

  2. Fare clic su Proprietà dalla barra degli strumenti.

Appare una finestra di proprietà per ogni file o cartella selezionati, che visualizza ulteriori informazioni.

420

Spunta di file e cartelle

Un file o una cartella spuntati sono designati per essere utilizzati in qualche modo (ad esempio, per backup, archiviazione, duplicazione o ripristino). Quando esegue le operazioni, Retrospect spunta i file secondo le regole dei selettori nei criteri di ricerca, ma non si ha alcun modo di sapere quali file sono spuntati a meno che non si utilizzino i browser. Oltre alla semplice visualizzazione di un elenco, è possibile spuntare manualmente e deselezionare i file e le cartelle all’interno di un browser.

I file contrassegnati indicano i file che si desidera che Retrospect valuti quando si esegue un’operazione. Non di tutti i file contrassegnati verrà eseguito il backup (o duplicazione, ripristino, ecc). Ad esempio, durante un backup che utilizza le impostazioni predefinite di Retrospect, verrà eseguito il backup dei soli file nuovi e modificati, indipendentemente da quali sono i file contrassegnati. Retrospect visualizza un’icona a forma di diamante nell’elenco del browser accanto ai file di origine che esistono già sulla destinazione. Questi file non saranno copiati di nuovo sulla destinazione, risparmiando tempo e spazio sul supporto.

Si spuntano i file e le cartelle in un browser scegliendoli e facendo clic sulla casella di controllo alla sinistra del file o della cartella. Fare clic su una casella di controllo spuntata per deselezionare l’elemento. È possibile anche spuntare e deselezionare i file e le cartelle facendo doppio clic su di essi.

Per spuntare o deselezionare un elemento senza influire sull’evidenziazione di altri elementi, tenere premuto il tasto Control facendo clic.

Spuntando o deselezionando una cartella si eseguono le stesse operazioni su tutti i file (e cartelle) contenuti in quella cartella. Ad esempio, per specificare una singola cartella per il backup, fare doppio clic sul nome del volume all’inizio dell’elenco dei file per deselezionare tutti i file, quindi scorrere fino alla cartella di cui si vuole eseguire il backup e fare doppio clic sull’icona della cartella per spuntare la cartella e il suo contenuto.

La barra degli strumenti della finestra browser fornisce comandi aggiuntivi per evidenziare e contrassegnare nella finestra.

Evidenziazione contrassegni evidenzia i file spuntati. Se si fa clic o doppio clic su un elemento senza tenere premuto il tasto Control è possibile terminare di togliere l’evidenziazione agli elementi spuntati. Questo comando è utile per evidenziarli di nuovo.

Riferimenti incrociati permette di individuare file sullo stesso disco rigido o sessione che sono correlati a un file specificato. Specificatamente, un riferimento incrociato trova i file duplicati, le versioni più vecchie dello stesso file e anche file che sono stati rinominati ma in origine erano lo stesso file. Questo comando evidenzia, ma non contrassegna, i file referenziati.

Selezione dei formati di visualizzazione

Fare clic sul pulsante Vista gerarchica/ordinata della barra degli strumenti della finestra browser per cambiare il modo in cui Retrospect visualizza il contenuto di un volume.

Il formato gerarchico mostra i file e le cartelle nella stessa struttura gerarchica in cui sono conservati sul volume. Questa è la disposizione predefinita che Retrospect utilizza quando si apre una finestra browser per la prima volta.

Il formato a file ordinati mostra tutti i file conservati nel volume scelto come un singolo elenco “lineare”, scartando qualsiasi designazione di cartella.

Per entrambi i tipi di layout del browser, la casella combinata della barra degli strumenti permette di specificare il tipo di informazioni sul file che sono visualizzate nella finestra del browser. Visualizza sempre indicatori, nome e dimensione. Come parte finale delle informazioni, è possibile scegliere data/ora di modifica o attributi.

Con la disposizione a file ordinati, è possibile scegliere il criterio di ordinamento dell’elenco facendo clic su un’intestazione di colonna. Facendo clic una seconda volta si inverte la sequenza di ordinamento. Retrospect normalmente ordina i file in modo ascendente. Ad esempio, se è stato specificato l’ordinamento per dimensione, il browser elenca i file più piccoli all’inizio dell’elenco e i file più grandi nella parte inferiore.

Ricerca di file

Il menu Modifica ha un elemento Trova che è possibile utilizzare per individuare file o cartelle specifici (ma non cartelle vuote) nel volume.

Il ripristino per ricerca utilizza la stessa finestra di quello descritto di seguito.

421

La finestra Trova (che mostra meno scelte).

Questa semplice finestra considera un file o un nome di cartella come criterio di ricerca principale. Fare clic su Più scelte per costruire un selettore personalizzato per utilizzare altri criteri. La finestra che viene visualizzata è identica alla finestra dettagli del selettore usata per costruire i selettori Retrospect.

Per ulteriori informazioni sull’utilizzo della finestra Trova per costruire condizioni di ricerca, vedere Utilizzo dei selettori.

Nel campo di immissione testo, inserire il testo da utilizzare nei criteri. Non controlla maiuscole e minuscole, a meno che non si faccia clic sulla casella di controllo Maiuscole/minuscole.

Utilizzare le caselle di controllo File e Cartella per considerare o trascurare i file e le cartelle durante la ricerca. Quando si considerano le cartelle, spuntare “Includi sottocartelle” per selezionare tutti gli elementi inclusi nelle cartelle trovate, tra cui i file annidati in altre cartelle.

Utilizzare la casella di riepilogo “che/che non” per controllare la logica di ricerca. ”Che” è inclusivo; “Che non” è esclusivo. Ad esempio, se si sceglie “Che non” e si esegue una ricerca sui nomi di file, Retrospect seleziona tutti i file e le cartelle i cui nomi non contengono il testo da cercare.

Utilizzare l’altra casella di riepilogo per specificare dove è posizionato il testo da cercare all’interno del nome. È possibile specificare che il testo da cercare è situato all’inizio (inizia con) o al termine (termina con) del nome o è contenuto in qualche punto del nome (contiene). È possibile specificare che il nome deve corrispondere esattamente al testo da cercare senza alcun testo aggiuntivo (corrispondenza). Oppure, è possibile specificare che il nome debba corrispondere a una maschera (corrisponde alla maschera) del testo da cercare. Quando corrisponde a una maschera, è possibile utilizzare il carattere jolly ? per far corrispondere ogni singolo carattere o utilizzare il carattere jolly * per far corrispondere più caratteri.

Dopo avere modificato i criteri di ricerca nella finestra di ricerca e fatto clic su OK, Retrospect evidenzia tutti i file e le cartelle che soddisfano i criteri di ricerca. È possibile spuntare quindi i file evidenziati per usarli nell’operazione.

Stampa o esportazione di un elenco di file

Ogni volta che una finestra browser è attiva, è possibile stampare il contenuto dell’elenco dei file o esportarlo in un file. Per stampare, scegliere Stampa dal menu File. Se si utilizza Imposta pagina per ridurre la dimensione della stampa, Retrospect stamperà un browser in più colonne per risparmiare pagine. Per esportare in un file di testo, scegliere Esporta dal menu File. Retrospect esporta i campi nel seguente ordine, indipendentemente dal formato della vista: nome del file, dimensione, data di creazione, ora di creazione, data di modifica, ora di modifica, data di backup, ora di backup, tipo Mac OS, programma di creazione Mac OS, eventuale set di backup e percorso.

Copia e incollatura di selezioni

È possibile copiare le selezioni tra finestre browser. Quando si copia una selezione, sono copiate solo le informazioni di file e percorso, non i file stessi. Questa funzione è utile per la copia di scelte da una finestra browser indipendente in una finestra browser aperta durante un’operazione Retrospect, come il ripristino.

Non è possibile incollare una scelta copiata in qualsiasi altra applicazione o documento.

Per copiare le selezioni tra finestre browser:

  1. Eseguire la selezione di file e cartelle e scegliere Copia dal menu Modifica.

  2. Aprire (o portare in primo piano) la finestra browser appropriata per lo stesso volume.

  3. Scegliere Incolla dal menu Modifica.

    Retrospect incolla la selezione nella nuova finestra browser, che evidenzia solo gli stessi file e cartelle (nella stessa gerarchia) che sono stati scelti e copiati nell’altra finestra browser.

Salvataggio delle Selezioni come Selettore

Si possono anche salvare le selezioni di file e cartelle come un selettore che è possibile utilizzare per scegliere di nuovo i file per operazioni Retrospect successive sullo stesso volume, inclusi backup e ripristini.

Prima di salvare una selezione come selettore, si pensi di creare un selettore personalizzato come descritto in Utilizzo dei selettori. È possibile esaminare e modificare facilmente i selettori personalizzati in qualsiasi momento. Un selettore creato con il comando Salva evidenziazioni di un browser è meno flessibile.

Per salvare le selezioni come selettore:

  1. Scegliere i file/cartelle a cui si desidera applicare un selettore.

  2. Fare clic su Salva evidenziazioni dalla barra degli strumenti.

    422

    La finestra che viene visualizzata dice quanti file sono stati selezionati e saranno selezionati da questo selettore se i percorsi coincidono esattamente.

  3. Utilizzare la casella di riepilogo per controllare se il selettore salvato è inclusivo o esclusivo.

    Questa finestra include anche opzioni di file e cartella simili a quelle della finestra di ricerca, come descritto in Ricerca di file.

  4. Fare clic su OK, quindi immettere un nome del selettore per salvare il nuovo selettore.

Nuova scansione di un volume

È possibile aggiornare il contenuto della finestra browser scegliendo Aggiorna dal menu File. Questo è utile, ad esempio, se si eseguono modifiche nel volume (ad esempio, nella finestra di Windows Explorer o in un’altra finestra browser) mentre la finestra browser del volume è aperta.

La voce Aggiorna appare nel menu File solo quando Retrospect lavora direttamente su un volume. Ad esempio, non è possibile cancellare un file quando si sta sfogliando un set di backup.

Cancellazione di file

I browser Retrospect hanno un comando Cancella per rimuovere i file da un volume, che è simile a collocare un file nel Cestino del desktop di Windows, svuotandolo.

Retrospect non permette di cancellare file da un set di backup.

Per cancellare i file:

  1. Scegliere il file o i file da cancellare nella lista dei file.

  2. Fare clic su Elimina dalla barra degli strumenti.

    Appare una finestra di dialogo, che chiede di specificare se si desidera rimuovere solo i file scelti o rimuovere i file scelti e qualsiasi cartella vuota che possa risultare dalle cancellazioni di file.

  3. Fare la scelta, quindi fare clic su OK.

    Retrospect cancella permanentemente i file scelti dal volume.

Un comando di cancellazione potrebbe non essere annullato con il comando Annulla e il file potrebbe non essere tolto dal Cestino. Quando un file è cancellato, è perso.

La barra degli strumenti della finestra browser ha l’opzione Cancella abilitata solo quando Retrospect lavora direttamente su un volume. Ad esempio, non è possibile cancellare un file quando si sta sfogliando un set di backup.

Utilizzo dei selettori

È possibile utilizzare i selettori con operazioni immediate e automatizzate per specificare i tipi di file e cartelle che si desidera includere nell’operazione. Utilizzando i selettori per selezionare intelligentemente determinati file e cartelle, è possibile limitare il periodo di tempo e i supporti richiesti per un’operazione.

I selettori permettono di scegliere i file in base a quasi tutti i criteri, tra cui nome, data, tipo o dimensione. Retrospect include numerosi selettori standard, oppure è possibile creare selettori personalizzati. Ad esempio, è possibile creare un selettore che scelga tutti i documenti di testo modificati dopo il 15 dicembre 2004.

Un file che è contrassegnato da un selettore non sarà necessariamente copiato sulla destinazione. Tutte le operazioni che copiano (come i backup) utilizzando i selettori sono “intelligenti” o incrementali, grazie alla funzione di corrispondenza di Retrospect. Per ogni selettore, c’è il significato implicito di “scegliere questo file, ma non copiarlo se esiste già nella destinazione”.

I selettori di Retrospect non scelgono le cartelle vuote.

Finestra dei selettori

Si creano e si modificano i selettori attraverso la finestra dei selettori di Retrospect.

Per visualizzare la finestra dei selettori, fare clic su Configurazione>Selettori. La finestra dei selettori elenca tutti i selettori predefiniti e definiti dall’utente.

423

La finestra dei selettori ha due pulsanti per il funzionamento con i selettori.

Nuovo crea un nuovo selettore.

Modifica permette di aggiungere nuove condizioni o di modificare le condizioni esistenti per un selettore.

La finestra dei selettori include una barra degli strumenti con i seguenti comandi.

Nuova cartella crea un contenitore a cartelle per l’organizzazione dei selettori.

Duplica crea una copia del selettore attualmente evidenziato.

Rinomina permette di modificare il nome del selettore attualmente evidenziato.

Esporta permette di esportare i selettori su un file. Ad esempio, è possibile creare un selettore personalizzato da utilizzare con Retrospect su un computer di backup, quindi esportare il selettore per l’utilizzo con un’altra copia di Retrospect eseguita su un secondo computer di backup.

Importa permette di importare i selettori da un file.

Elimina rimuove il selettore attualmente evidenziato.

Fare clic sul tasto destro del mouse nell’elenco dei selettori per visualizzare un menu di comandi equivalente a quelli sulla barra degli strumenti e ai pulsanti nella finestra.

Selettori incorporati

Retrospect include numerosi selettori incorporati, con condizioni predefinite per la selezione dei file.

Alcuni selettori e condizioni di selezione funzionano diversamente con volumi Windows, Mac OS e Linux. Di seguito verrà spiegato come i selettori incorporati interagiscono con i volumi di Windows. Per determinare come i selettori funzionano con altri sistemi operativi, fare doppio clic su un selettore per visualizzarne i dettagli o controllare il selettore su un volume non-Windows. Vedere Barra degli strumenti del selettore per ulteriori informazioni sul controllo di selettori.

I selettori di Retrospect incorporati sono:

Tutti i file contrassegna tutti i file sull’origine, compresa la cartella del sistema operativo. (Questo è il selettore predefinito.)

Tutti i file tranne i file di cache contrassegna tutti i file sull’origine, tranne i file di cache utilizzati da certe applicazioni, come i browser Web. Questi file di cache, che sono spesso grandi, non sono necessari per il ripristino.

Applicazioni contrassegna solo le applicazioni eseguibili (.exe) e le librerie di codici (.dll), tranne quelle che risiedono nella cartella del sistema.

Block Level Filter controls how a file is backed up, i.e. whether it is backed up in full or incrementally

Documenti contrassegna i file che non sono applicazioni eseguibili (.exe) o librerie di codici (.dll) e che non risiedono nella cartella File di programma o nella cartella del sistema operativo, salvo i file all’interno delle cartelle Desktop e Preferiti.

Documents and Settings contrassegna i file nella cartella Documents and Settings, che contiene le cartelle di ogni utente (Documenti, Preferiti, Dati applicazioni e Desktop.

Per i sistemi Windows 9x, il selettore “Documents and Settings” contrassegna la cartella Profili.

Per Macintosh OS X, questo selettore contrassegna le cartelle Users e Library/Preferences.

Video contrassegna i file con estensioni file video comuni (.mov, ad esempio) in qualsiasi punto dell’origine, tranne che nelle cartelle Windows e Programmi. Contrassegna anche tutti i file delle cartelle Documenti\Video di tutti gli utenti.

Musica contrassegna tutti i file della cartella Documenti\Musica di tutti gli utenti. Contrassegna anche i file con estensioni file di musica comuni (.mp3, ad esempio) in qualsiasi punto dell’origine, tranne che nelle cartelle Windows e Programmi. Questo selettore contrassegna anche la cartella Musica di tutti gli utenti su computer Mac OS X e Windows (se esiste la cartella).

Nessun file non contrassegna alcun file.

Documenti di Office contrassegna i documenti di Microsoft Office, i dati di Microsoft Outlook e i file PDF di Adobe in qualsiasi punto dell’origine, tranne che nelle cartelle Windows e Programmi.

*Sistema operativo e Applicazioni* contrassegna i file di sistema, come la cartella Windows e lo stato del sistema. Contrassegna anche i file di applicazione, come il contenuto della cartella Programmi, come pure i file con estensioni dell’applicazione conosciute (come .exe e .dll) in qualsiasi punto dell’origine.

Cartella OS contrassegna i file della cartella del sistema operativo. Per UNIX, questo selettore non contrassegna alcun file.

Immagini contrassegna tutti i file della cartella Documenti\Immagini di tutti gli utenti. Contrassegna anche file con estensioni file di immagine comuni (.jpg, ad esempio) in qualsiasi punto dell’origine, tranne che nelle cartelle Windows e Programmi. Questo selettore contrassegna anche la cartella Immagini di tutti gli utenti su computer Mac OS X e Windows (se esiste la cartella).

Restore System and Applications marks system and application files.

File Retrospect contrassegna cataloghi, registri, configurazioni e altri documenti che si riferiscono a Retrospect. Per UNIX, questo selettore non contrassegna alcun file.

Tutti i file è il selettore predefinito utilizzato per operazioni e script immediati. Per essere certi di ottenere backup completi, si dovrebbe utilizzare questo selettore.

Per visualizzare dettagli su un selettore, fare clic su di esso per selezionarlo nella finestra Selettori e fare clic su Modifica (o doppio clic sul selettore), attivando così una finestra contenente le condizioni del selettore.

424

Vedere Condizioni del selettore per capire le condizioni che permettono di creare un selettore.

Condizioni del selettore

Un selettore è composto da una combinazione di condizioni che include o esclude i file e le cartelle che soddisfano certi criteri. Retrospect include molte condizioni dettagliate che permettono di creare selettori sofisticati.

Per visualizzare o modificare le condizioni del selettore, scegliere il selettore nella finestra dei selettori, quindi fare clic su Modifica. Appare la finestra dei dettagli del selettore. Essa contiene una sezione per aggiungere le condizioni per includere alcuni file e cartelle e un’altra sezione per aggiungere le condizioni che escludono alcuni file e cartelle.

425

Fare clic sul pulsante + sotto l’intestazione Includi o Escludi per visualizzare la finestra delle condizioni.

426

A sinistra della finestra delle condizioni, Retrospect elenca le categorie di condizioni disponibili.

Condizioni universali per i selettori

Le condizioni universali funzionano con tutti i file system supportati. È possibile costruire propri selettori utilizzando le seguenti condizioni.

Attributi (universale) utilizza attributi nascosti e di sola lettura, oltre agli attributi contrassegnato e corrispondente di Retrospect.

Nome client (universale) impiega il nome dal database dei client di Retrospect come condizione.

Data (universale) utilizza le date di creazione, modifica o backup come condizioni.

File System (universale) usa il file system del volume di origine come condizione.

Nome accesso (universale) utilizza i nomi del proprietario di condivisione file, gruppo o accesso come condizione.

Nome (universale) utilizza il nome del file o della cartella come condizione.

Selettore (universale) utilizza un altro selettore come condizione.

Dimensione (universale) permette di specificare la dimensione del file o cartella come condizione.

Nome volume (universale) utilizza il nome del volume come condizione. Per i volumi Windows, questa è l’etichetta di volume indicata nelle proprietà, non la lettera di unità.

Condizioni per i selettori Windows

Le condizioni Windows funzionano con i file system FAT e NTFS. È possibile costruire propri selettori utilizzando le seguenti condizioni.

Attributi (Windows) utilizza i flag di archivio, sistema, crittografato e fuori linea come condizioni.

Data (Windows) utilizza gli attributi di data specifici di Windows come condizioni.

Lettera unità (Windows) utilizza la lettera dell’unità del volume di origine come condizione.

Percorso (Windows) utilizza il percorso del file o della cartella come condizione. La gerarchia delle cartelle è indicata dal carattere “\”.

Cartelle speciali (Windows) utilizza come condizioni alcune cartelle definite dal sistema, come la radice del volume e i profili.

Condizioni dei selettori Mac OS

Le condizioni Mac OS funzionano con i file system HFS e HFS+. È possibile costruire propri selettori utilizzando le seguenti condizioni.

Attributi (Mac OS) utilizza gli attributi del file (file occupato, alias, nome bloccato, blocco moduli o icona personalizzata) come condizioni.

Tipo di file (Mac OS) utilizza il creatore e il tipo di file come condizioni.

Etichetta, Colore icona (Mac OS) utilizza l’etichetta di un file o cartella come condizione. Il menu o il sottomenu Etichetta in Scelta risorse contiene sette etichette (e colori, se il monitor visualizza i colori o scale di grigio) e l’opzione “Nessuna”. Ogni casella di controllo di questa finestra corrisponde a una posizione specifica dell’elemento nel menu Etichetta e non al nome effettivo del colore o dell’etichetta.

Percorso (Mac OS) utilizza il percorso del file o della cartella come condizione. Utilizzare due punti (:) come separatore dei nomi di percorso sia per Mac OS X. I nomi del percorso devono includere il volume.

Autorizzazioni (Mac OS): Le autorizzazioni di lettura, scrittura ed esecuzione per utenti, gruppi e altri. Le autorizzazioni Mac OS X per file/cartelle devono soddisfare la condizione in modo esatto (con * usato come carattere jolly). Ad esempio, per selezionare tutti i file che possono essere scritti da utenti, gruppi o altro, è necessario creare tre condizioni “o” separate: w, w e w.

Condizioni per selettori UNIX

Le condizioni UNIX OS funzionano con i file system UNIX. È possibile costruire propri selettori utilizzando le seguenti condizioni.

Attributi (UNIX OS) utilizza gli attributi dei file (impostazioni flag collegamenti simbolici) come condizioni.

Data (UNIX OS) Attributi data specifici per UNIX

Percorso (UNIX OS): Percorso del file o della cartella. La gerarchia delle cartelle è indicata dal carattere “/”.

Autorizzazioni (OS UNIX): Le autorizzazioni di lettura, scrittura ed esecuzione per utenti, gruppi e altri. Le autorizzazioni UNIX per file/cartelle devono soddisfare la condizione in modo esatto (con * usato come carattere jolly). Ad esempio, per selezionare tutti i file che possono essere scritti da utenti, gruppi o altro, è necessario creare tre condizioni “o” separate: w, w e w.

Condizioni di selezione per le cassette postali

Le condizioni per le cassette postali possono essere utilizzate quando si esegue il backup o il ripristino delle cassette postali di Exchange.

Mittente usa il mittente di un messaggio come condizione.

Come lavorare con le condizioni

Ogni tipo di condizione ha controlli propri per immettere e specificare i dettagli della condizione.

427

Quando si aggiunge o si cambia una condizione appare nella finestra di dettaglio del selettore.

428

È possibile aggiungere più condizioni a un selettore facendo clic sui pulsanti + delle condizioni. L’ubicazione del pulsante + determina la relazione tra le condizioni e permette di aggiungere una condizione con l’operatore E o con l’operatore O. Quando si fa clic sul pulsante + per aprire la finestra della condizione, la finestra mostra il tipo di operatore in modo che si sappia se ci si trova in una nuova condizione E oppure O.

429

L’operatore E permette di combinare le condizioni in modo che un file o una cartella debbano soddisfare le condizioni combinate prima della selezione. Ogni condizione utilizza un operatore E, tranne ogni condizione finale delle aree Includi ed Escludi.

430

L’operatore O permette di costruire condizioni quando un file o una cartella devono soddisfare almeno una condizione, ma non necessariamente tutte le condizioni, prima di essere selezionati. L’ultima condizione sotto ogni area Includi ed Escludi utilizza sempre un operatore O.

431

Per comprendere meglio il funzionamento, vedere Creazione di un selettore personalizzato e provare a sperimentare le condizioni per proprio conto.

Esempi di condizioni

La tabella seguente mostra un esempio di selettore personalizzato e il suo effetto quando si applica ad alcuni file.

432

Regole per le condizioni

Le istruzioni Escludi hanno sempre la precedenza sulle istruzioni Includi quando Retrospect applica il selettore. Ad esempio, se un selettore ha un’istruzione che include la cartella Profili e un’istruzione che esclude la cartella di sistema, i file nella cartella Profili non saranno contrassegnati.

Creazione di un selettore personalizzato

Retrospect permette di costruire velocemente selettori che possono eseguire una scelta più sofisticata di file e cartelle. Il modo migliore per imparare a usare i selettori personalizzati è crearne uno. Nell’esempio che segue si crea un selettore personalizzato che escluderà alcune applicazioni e una cartella chiamata “Giochi” dal backup.

Creazione di un nuovo selettore

Dalla barra di spostamento, fare clic sul pulsante Configurazione> Selettori, quindi fare clic su Nuovo. Retrospect chiede di dare un nome al nuovo selettore. Questo esempio utilizza “Giochi e programmi indesiderati” ma è possibile immettere un nome personale.

433

Dopo avere immesso il nome, fare clic su Nuovo. Retrospect visualizza una finestra di dettagli per il nuovo selettore. Notare che il nome della finestra è il nome del selettore.

434

Per impostazione predefinita, i nuovi selettori includono tutto e non escludono nulla, fino a quando non si aggiungono condizioni.

Esclusione dei file

Fare clic sul pulsante + sotto l’intestazione Escludi per aggiungere una condizione. Nella finestra di condizione che appare, scegliere la condizione per le cartelle speciali Windows per specificare un tipo di cartella da escludere.

435

Scegliere Dati applicazioni e fare clic su OK. La finestra dei dettagli del selettore ora rispecchia la nuova condizione.

436

A questo punto, il selettore esclude la cartella dei dati di applicazione sui volumi Windows. Ora si è pronti per aggiungere una seconda condizione.

Fare clic sul secondo pulsante + sotto l’intestazione Escludi, che ha la parola “o” accanto alla sua icona 438 di selezione. Nella finestra della condizione che appare, selezionare la condizione per il tipo di file Mac OS.

438

Questa finestra permette di specificare un tipo di file e/o creatore come una condizione. L’impostazione predefinita del tipo di file è un’applicazione generica con il tipo “APPL”. Poiché questa è la condizione che si vuole utilizzare in questo esempio, fare clic su OK. La finestra dei dettagli del selettore ora rispecchia la nuova condizione.

439

Dato che questa condizione è stata aggiunta dal pulsante + più in basso, Retrospect ha aggiunto la condizione al selettore con l’operatore O. Gli operatori O ed E sono spiegati in Come lavorare con le condizioni.

Si è pronti per aggiungere una terza condizione. Fare clic sul pulsante + più in basso sotto l’intestazione Escludi e nella finestra della condizione scegliere la condizione universale per il nome.

440

Scegliere contiene come testo corrispondente all’azione e scrivere “giochi” nella casella di testo. Lasciare gli altri controlli come sono. Fare clic su OK per tornare alla finestra dei dettagli del selettore.

441

A questo punto, il selettore esclude il contenuto della cartella dei dati di applicazione Windows, tutte le applicazioni Mac OS e qualsiasi cartella che contiene la parola “giochi”.

È possibile salvare questo selettore e utilizzarlo negli script, nelle operazioni immediate o nei browser.

Barra degli strumenti del selettore

La finestra dettagli del selettore include una barra degli strumenti con i seguenti comandi.

Salva: Questo salva il selettore utilizzando il suo nome corrente, che sostituisce quello che è stato salvato per ultimo.

Salva con nome: Questo permette di salvare il selettore utilizzando un nome diverso. Immettere il nuovo nome nella finestra di dialogo che segue, quindi fare clic su Salva. Il selettore originale rimane com’era quando è stato salvato l’ultima volta.

Ripristina: Questo permette di scartare i cambiamenti apportati a un selettore e riportarlo allo stato originale.

Rinomina: Questo permette di modificare il nome del selettore. Immettere il nuovo nome nella finestra di dialogo che segue, quindi fare clic su Rinomina.

Controlla selettore: Questo permette di provare il selettore applicandolo a un volume. Retrospect chiede di scegliere un volume da sfogliare con il selettore. Facendolo, si apre una finestra browser con i file che corrispondono ai criteri del selettore spuntati. I file contrassegnati sono quelli di cui Retrospect eseguirebbe il backup quando utilizza questo selettore.

Se sono contrassegnati i file corretti, il selettore funziona correttamente ed è possibile iniziare a utilizzarlo per le operazioni immediate o negli script.

Se i file contrassegnati non sono quelli corretti, è necessario modificare il selettore e controllarlo di nuovo. Può essere necessario aggiungere, cancellare o modificare le condizioni. Prestare grande attenzione agli operatori E e O, che possono influire sui risultati del selettore. Quando si è finito di modificare il selettore, salvarlo e controllarlo nuovamente per vedere se i file corretti sono ora contrassegnati. Ripetere questo processo quanto necessario, fino a quando il selettore non funziona correttamente.

Cancella: Questo consente di rimuovere la condizione scelta dal selettore.

Stampa di un selettore

È possibile stampare il contenuto delle finestre dettagli del selettore da tenere per riferimento. Per stampare una finestra del selettore, modificare il selettore e scegliere Stampa dal menu File.

Modifica di un selettore

Qualsiasi condizione visualizzata nella finestra dettagli di un selettore può essere modificata. Dopo avere modificato una condizione, Retrospect ritorna alla finestra dettagli del selettore, dove è possibile aggiungere nuove condizioni o modificare le condizioni esistenti.

Per aprire un selettore dalla finestra dei selettori, fare clic sul selettore che si desidera modificare, quindi su Modifica (o fare doppio clic sul selettore). Retrospect apre la finestra dettagli per il nuovo selettore.

Per modificare la condizione esistente di un selettore, sceglierlo e fare clic su Modifica o fare doppio clic sulla riga della condizione (tranne sulle icone + e 443 ). Nella finestra della condizione, è possibile modificare opzioni e controlli. Fare clic sul pulsante OK per accettare le modifiche.

Per aggiungere una nuova condizione, fare clic su un’icona +. (Ricordare, il + accanto all’icona 444 “o…​” in grigio aggiunge una condizione “O”, mentre le altre icone + aggiungono una condizione “E”.) Appare una finestra di condizione, che fornisce le opzioni e i controlli per il tipo di condizione scelto. Fare le scelte e le impostazioni appropriate nella finestra, quindi fare clic su OK per aggiungerlo al selettore. La finestra della condizione si chiude e la finestra del selettore mostra ora la nuova condizione.

Disabilitazione delle condizioni

In qualsiasi momento, è possibile disabilitare una condizione all’interno di un selettore. Quando una condizione è disabilitata, non ha alcun effetto sulla selezione dei file e rimarrà inattiva fino a quando non è abilitata. Questa caratteristica è utile quando un selettore diventa molto complesso e si desiderano risolvere i problemi provandone le parti.

Per disabilitare una condizione, aprire prima un selettore e scegliere la condizione che si desidera disabilitare. Fare clic su Disabilita e Retrospect disabilita la condizione selezionata, visualizzandola in grigio per identificarla come inattiva.

È possibile ripristinare una condizione disabilitata scegliendo la condizione e facendo clic su Abilita.

Spostamento delle condizioni

All’interno della finestra dettagli del selettore, è possibile spostare una condizione trascinando il 445 punto di selezione che accompagna la descrizione della condizione e lasciandolo su una nuova posizione all’interno della casella di scorrimento della finestra.

È possibile trascinare qualsiasi condizione su una nuova posizione, negli stessi gruppi o in un altro gruppo o intestazione. Ad esempio, se si è aggiunta una condizione sul nome sotto l’intestazione Includi, è possibile modificare la stessa condizione in una condizione di esclusione trascinandola sotto l’intestazione Escludi.

Quando si sposta una condizione, il suo profilo segue il cursore a forma di mano, indicando la nuova ubicazione per la condizione. Rilasciare il tasto del mouse quando un nuovo profilo viene visualizzato nella destinazione richiesta. Dopo averla rilasciata, Retrospect sposta la condizione sulla nuova ubicazione, inserendola prima della condizione di destinazione indicata.

Per copiare la condizione, tenere premuto il tasto Maiusc mentre si trascina. Trascinando un’intestazione “o corrisponde a”, si sposta l’intero gruppo. Se si trascina tenendo premuto Maiusc un’intestazione “o corrisponde a”, si copia il gruppo.

Fare attenzione al tipo di operatore (E o O) e a che cosa si trascina; lo spostamento può modificare l’operatore.

Rimozione di condizioni

In qualsiasi momento è possibile rimuovere una condizione dall’interno di un selettore.

Per cancellare una condizione, prima aprire un selettore e scegliere la condizione che si desidera rimuovere. Fare clic su Cancella e confermare per rimuovere la condizione scelta dalla finestra.

Eliminazione di un selettore

Se un selettore non è più necessario, è possibile cancellarlo attraverso la finestra dei selettori.

Per cancellare un selettore, fare clic sul selettore da rimuovere dall’elenco di scelta, quindi fare clic su Cancella dalla barra degli strumenti o premere il tasto Canc. Appare una finestra di dialogo, che chiede di confermare la cancellazione. Fare clic su OK. Retrospect cancella il selettore.

Duplicazione di un selettore

Talvolta, si desidera duplicare un selettore in modo che sia possibile apportare piccole modifiche per adattarlo alle proprie necessità. Ad esempio, si potrebbe voler modificare una copia di uno dei selettori incorporati di Retrospect ma lasciare l’originale intatto. È possibile fare un duplicato attraverso la finestra dei selettori.

Per duplicare un selettore, fare clic nell’elenco sul selettore per sceglierlo, quindi fare clic su Duplica dalla barra degli strumenti. Appare una finestra di dialogo, contenente un campo per immettere un nuovo nome. Immettere un nuovo nome e fare clic su Nuovo. Retrospect crea una copia esatta del selettore, utilizzando il nome fornito nella finestra di dialogo.

Esempi di selettori

I seguenti sono esempi di selettori e le relative spiegazioni dettagliate.

Selettore per un backup di rete

Questo selettore contrassegna tutti i documenti di cui eseguire il backup, salvo i file di una cartella chiamata “Giochi” sul computer client di Luigi. In questo esempio, l’amministratore di backup sa che Luigi ha una grande cartella con giochi di cui non deve essere eseguito il backup.

445

Selettore di ricerca per ripristino

Questo selettore utilizza una condizione di data per cercare un file documento PDF Acrobat che è stato modificato il o dopo il 17 luglio 2004 alle 17:54. Utilizza una condizione sul nome per trovarlo su un volume Windows e utilizza una condizione sul tipo di file per trovarlo su un volume Macintosh. Questo selettore è un buon esempio di come, durante un’operazione di ripristino immediato, è possibile far trovare un file a Retrospect quando si è dimenticato il suo nome. Sebbene non si conosca il nome esatto del file, si sa che il file è stato salvato l’ultima volta dopo una certa data e ora.

446

Selettore di ricerca per ripristino client

Questo selettore cerca un file denominato che è stato creato sul computer di un particolare utente client. In questo caso, il nome del file è “Discussione” e il nome del client è “Nino”. Questo selettore potrebbe essere utilizzato durante un’operazione di ripristino immediata.

447

Manutenzione e riparazione

Questa sezione fornisce istruzioni per la manutenzione e la riparazione dei cataloghi e dei supporti eseguendo i seguenti compiti:

  • Aggiornamento dei cataloghi obsoleti o “fuori sincronizzazione”.

  • Ricostruzione di cataloghi che sono mancanti o danneggiati. (Se produce errori “chunk checksum”, è danneggiato.)

  • Riparazione dei set di backup su file danneggiati

  • Verificare l’integrità dei supporti.

Per eseguire una qualunque di queste attività, fare prima clic su Strumenti dalla barra di spostamento.

Si dovrebbe aggiornare il catalogo di un set di backup quando Retrospect riferisce un errore “catalogo fuori sincronizzazione” mentre opera con il set di backup. È necessario aggiornare il catalogo per sincronizzarlo con i supporti o non si sarà in grado di utilizzare il set di backup.

Un errore “catalogo non sincronizzato” indica che Retrospect non era in grado di aggiornare il catalogo l’ultima volta che ha copiato dati su questo set di backup, probabilmente a causa di un urto o di un’interruzione dell’alimentazione. Questo errore può essere causato anche da un disco pieno o da una mancanza di memoria.

Se, dopo avere aggiornato un catalogo, si continuano a ottenere errori “fuori sincronizzazione” utilizzando il set di backup, non tentare di riparare di nuovo il catalogo. È necessario passare a nuovi supporti, ripartire con un backup completo o nuovo o creare un nuovo set di backup. Vedere Catalogo fuori sincronizzazione per ulteriori informazioni sul messaggio di errore.

Per aggiornare un catalogo:

  1. Fare clic su Strumenti>Riparazione catalogo dalla barra di spostamento.

    448

  2. Scegliere Aggiorna file catalogo esistente, quindi fare clic su OK.

    449

  3. Selezionare il set di backup da aggiornare e fare clic su OK.

  4. Se Retrospect non può trovare il membro più recente, visualizza una finestra di richiesta supporto.

    Inserire il supporto richiesto.

  5. Retrospect visualizza una finestra di dialogo che domanda se vi sono altri membri nel set di backup.

    450

    Se non vi sono altri membri, fare clic su No per iniziare a ricatalogarlo.

    Se vi sono più membri nel set di backup, fare clic su Sì. Retrospect continua a chiedere se vi sono altri membri nel set di backup fino a quando non si fa clic su No o su Fatto.

  6. Retrospect ricataloga il set di backup, mostrando l’avanzamento in Monitor attività.

  7. Fare clic sulla scheda Cronologia in Monitor attività per sapere se l’aggiornamento ha avuto successo.

Se l’operazione non ha avuto successo, fare clic sul pulsante Registro per ulteriori informazioni.

Non è possibile utilizzare un set di backup se manca il file di catalogo, quindi si dovrebbe ricostruire il catalogo ogni volta che il file di catalogo originale risulta perso o danneggiato. Retrospect può ricreare un catalogo leggendo ogni supporto del set di backup. La ricostruzione può richiedere molto tempo, a seconda della quantità di dati nel set di backup.

La procedura per ricostruire il catalogo di un set di backup su disco è diversa dalla procedura per un set di backup su nastro o CD/DVD.

Ricostruzione di un catalogo per CD/DVD o nastro

Prima di iniziare, assicurarsi di caricare nel dispositivo di backup il membro più recente del set di backup per il Catalogo che viene ricreato.

Per ricostruire un catalogo per nastro o CD/DVD:

  1. Fare clic su Strumenti>Riparazione catalogo dalla barra di spostamento.

  2. Selezionare Ricrea dai nastri o Ricrea da dischi CD/DVD e fare clic su OK.

    Appare la finestra di selezione dei supporti.

    451

  3. Nella finestra di selezione dei supporti, fare clic sulla scheda Stato, quindi selezionare il membro più recente del set di backup.

  4. Per un set di backup creato con Retrospect 5.0 o con 5.1, richiede il primo membro del set.

    Se non si ha il supporto più recente, inserire il più recente membro del set di backup disponibile per ricatalogarlo.

  5. Fare clic su OK.

    Se si ricrea un catalogo per un set di backup che è ancora conosciuto da Retrospect, chiede se si desidera che riconosca il set di backup ricostruito invece del set di backup conosciuto. Fare clic su OK per sostituire il set di backup conosciuto.

  6. Se il set di backup è crittografato, Retrospect ne chiede la password. Immettere la password e fare clic su OK.

  7. Specificare una posizione in cui salvare il file catalogo ricostruito e fare clic su Salva.

    Retrospect ricataloga il set di backup, mostrando l’avanzamento in Monitor attività. Quando Retrospect finisce di ricatalogare un particolare membro di un set di backup, chiede se vi sono altri membri da ricatalogare.

    452

  8. Se non vi sono altri membri perché si è già dato a Retrospect il supporto finale nel set di backup, fare clic su No per smettere di ricatalogare.

    Se vi sono più membri nel set di backup, anche se uno o più membri sono persi o danneggiati, fare clic su Sì.

  9. Inserire il membro richiesto del set di backup o, se non lo si ha, fare clic su Scelte.

    Una finestra di dialogo chiede che cosa è accaduto al membro.

    453

    Se si è già dato a Retrospect il supporto finale nel set di backup, fare clic su Fatto. Se non si ha il membro del set di backup richiesto o se è danneggiato, fare clic su Mancante.

  10. Retrospect continua a chiedere membri di set di backup aggiuntivi fino a quando non si fa clic su No o su Fatto.

Fare clic sulla scheda Cronologia di Monitor attività per sapere se la ricatalogazione ha avuto successo. Se l’operazione non ha avuto successo, fare clic sul pulsante Registro per ulteriori informazioni.

Dopo che Retrospect ha informato che la ricatalogazione ha avuto successo, si dovrebbero modificare gli script che hanno utilizzato il set di backup e aggiungere in ogni script il set di backup ricostruito come destinazione.

Ricostruzione di un catalogo su disco

Se si ricrea un catalogo da dischi rimovibili, prima di iniziare assicurarsi di caricare nel dispositivo di backup il membro di set di backup più recente del catalogo che viene ricreato.

Per ricostruire un catalogo su disco:

  1. Fare clic su Strumenti>Riparazione catalogo dalla barra di spostamento.

  2. Scegliere Ricrea dai dischi, quindi fare clic su OK.

    454

  3. Se si sa quale disco è stato utilizzato per ultimo per registrare i dati del set di backup, fare clic su Ultimo disco. Se non si è certi, fare clic su Tutti i dischi.

  4. Non selezionare Ultimo disco se l’opzione Ricostruzione rapida file catalogo è stata disattivata.

    455

  5. Passare all’ubicazione del disco, selezionarlo e fare clic su OK.

    Retrospect visualizza un elenco dei set di backup sul disco.

    456

  6. Selezionare il set di backup da ricatalogare e fare clic su OK.

    Se sono stati selezionati tutti i dischi, Retrospect chiede se vi sono altri dischi nel set di backup. Se ve ne sono, fare clic su Sì per selezionare un altro disco. Retrospect continua a chiedere se vi sono altri dischi fino a quando non si fa clic su No.

  7. Se si ricrea un file di catalogo per un set di backup già noto a Retrospect, chiede se si desidera che riconosca il set di backup ricostruito invece del set di backup conosciuto. Fare clic su OK per sostituire il set di backup conosciuto.

  8. Se il set di backup è crittografato, Retrospect ne chiede la password. Immettere la password e fare clic su OK.

  9. Specificare una posizione in cui salvare il file catalogo ricostruito e fare clic su Salva.

Retrospect ricataloga il set di backup, mostrando l’avanzamento nella finestra Monitor attività. Quando Retrospect ha finito, fare clic sulla scheda Cronologia di Monitor attività per sapere se la ricatalogazione ha avuto successo. Se l’operazione non ha avuto successo, fare clic sul pulsante Registro per ulteriori informazioni.

Dopo che Retrospect ha informato che la ricatalogazione ha avuto successo, si dovrebbero modificare gli script che hanno utilizzato il set di backup e aggiungere in ogni script il set di backup ricostruito come destinazione.

Riparazione dei set di backup su file

Il file catalogo di un set di backup su file, è registrato nella stessa ubicazione del set di backup. Per riparare un set di backup su file danneggiato, si deve avere accesso al set di backup.

Per riparare un set di backup su file:

  1. Fare clic su Strumenti>Riparazione Catalogo nella barra di spostamento.

    457

  2. Scegliere Ripara set di backup su file e fare clic su OK.

    Retrospect mostra la finestra di selezione del set di backup.

  3. Individuare il set di backup su file che si deve riparare e fare clic su Apri.

    Un messaggio chiede di confermare la riparazione.

  4. Fare clic su Sì per riparare il set di backup.

  5. Se il set di backup è crittografato, Retrospect ne chiede la password. Immettere la password e fare clic su OK.

Retrospect ricataloga il set di backup, mostrando l’avanzamento nella finestra Monitor attività. Quando Retrospect ha finito, fare clic sulla scheda Cronologia di Monitor attività per sapere se la ricatalogazione ha avuto successo. Se l’operazione non ha avuto successo, fare clic sul pulsante Registro per ulteriori informazioni.

Riparazione catalogo incompleta

Quando si ferma un’operazione di catalogazione, può apparire la seguente finestra di dialogo.

458

Ripristina ferma la ricatalogazione e permette di continuare ad aggiornare il catalogo più tardi dal supporto corrente. (Per continuare più tardi, utilizzare la funzione Aggiorna file catalogo esistente.)

Salva dovrebbe essere utilizzato quando non si desidera provare a catalogare più dati dal supporto corrente. Tutti i dati catalogati finora dovrebbero essere recuperabili. (Per continuare più tardi, utilizzare la funzione Aggiorna file catalogo esistente.) La ricatalogazione riprenderà con il supporto successivo, se esiste. Se si esegue il backup di altri dati sul set di backup dopo avere utilizzato questa opzione, Retrospect richiederà un nuovo supporto, trattando questo come pieno.

Verifica dei supporti del set di backup

Per verificare manualmente i supporti del set di backup, scegliere Strumenti>Verifica supporti dalla barra di navigazione di Retrospect. Verifica supporti è utile per eseguire una verifica off-line dei supporti del set di backup dopo un’operazione di backup (o archiviazione) immediata in cui non è stata utilizzata la verifica.

Se si desidera aumentare la finestra di backup, si dovrebbero utilizzare script di verifica off-line pianificati ed eseguire operazioni di backup (o archiviazione) senza verifica. Per ulteriori informazioni, vedere Verifica mediante script.

Quando è possibile, Verifica supporti verifica i dati dei set di backup confrontando i file contenuti nel set di backup selezionato con i digest MD5 generati durante il backup. Questo significa che Retrospect non deve accedere ai volumi di origine del backup, evitando rallentamenti su tali volumi.

In alcune circostanze, Retrospect non ha accesso si digest MD5 generati durante il backup. Questo vale per tutti i backup creati con le versioni di Retrospect precedenti Retrospect 19.2 e per tutti i backup che sono stati eseguiti quando la preferenza di Retrospect “Genera digest MD5 durante le operazioni di backup” era disattivata. Per ulteriori informazioni, vedere Preferenze di verifica.

In questi casi, Retrospect controlla comunque tutti i file che si trovano nei supporti del set di backup per assicurarsi che siano leggibili.

  • Verifica supporti richiede di reinserire i supporti quando si eseguono backup su più supporti.

Per verificare l’integrità del supporto:

  1. Fare clic su Strumenti>Verifica supporti.

    Retrospect mostra la finestra di selezione del set di backup.

  2. Selezionare il set di backup da verificare e fare clic su OK.

    Retrospect verifica il supporto del set di backup, informando dell’avanzamento nella finestra Monitor attività.

    Se il set di backup utilizza CD, DVD, dischi rimovibili o nastri, Retrospect chiede di inserire ogni membro del set di backup man mano che è necessario.

    Se non si ha il membro del set di backup richiesto, ma si hanno più membri del set di backup da verificare, fare clic su Scelte quindi su OK, quindi inserire il successivo supporto richiesto.

  3. Quando Retrospect finisce, fare clic sulla scheda Cronologia di Monitor attività per sapere se la ricatalogazione ha avuto successo. Se l’operazione non ha avuto successo, fare clic sul pulsante Registro per ulteriori informazioni.

  4. Si valuti se eseguire il backup di file non verificati su un nuovo set di backup.

  5. Fare clic su Fine.

Script esterni

Gli eventi Retrospect possono essere gestiti da script esterni, che è possibile creare in qualsiasi linguaggio script che possa creare file eseguibili. È possibile collegare un singolo script eseguibile a Retrospect o a un client Retrospect per agire secondo gli eventi.

Questo manuale presume la conoscenza degli script Windows. Le funzionalità per gli script esterni di Retrospect sono solo per autori di script esperti che desiderano automatizzare ulteriormente Retrospect con script esterni. Se si desidera apprendere la creazione di script Windows, iniziare con la documentazione Web di Microsoft per gli sviluppatori.

A causa della natura complessa degli script Windows, Retrospect fornisce solo una minima assistenza per queste funzioni.

Installazione dei file di supporto per script Windows di Retrospect

La cartella Script esterni viene installata dal programma di installazione di Retrospect quando si selezionano le installazioni predefinite (“Raccomandate”). È possibile aggiungerla alla cartella di Retrospect utilizzando il programma di installazione per modificare l’installazione esistente.

Quando si installa Retrospect, per impostazione predefinita la cartella degli script esterni viene installata in questa cartella:

_..Programmi\Retrospect\Retrospect +++19.2+++\Script esterni_

Per utilizzare gli script creati con VBScript o in un altro linguaggio per script non direttamente supportato dal sistema operativo, deve essere installato Windows Scripting Host sul sistema. Windows Scripting Host è distribuito gratuitamente da Microsoft.

Eventi Retrospect

Retrospect ha quindici eventi che possono essere gestiti da script. Il software client Retrospect ha due di questi eventi. Di seguito vengono elencati i nomi degli eventi e le descrizioni di quando sono attivati.

StartApp si verifica quando si sta aprendo Retrospect, includendo l’avvio automatico.

EndApp si verifica quando si esce da Retrospect.

StartBackupServer si verifica quando ProactiveAI Backup sta per partire.

StopBackupServer si verifica quando ProactiveAI Backup è terminato.

StartScript si verifica quando uno script sta per partire.

EndScript si verifica quando uno script è terminato.

StartSource si verifica quando si sta accedendo a un’origine per la prima volta. Questo evento è presente sia nell’applicazione Retrospect che nel software client Retrospect.

EndSource si verifica quando è terminato l’accesso a un’origine. Questo evento è presente sia nell’applicazione Retrospect che nel software client Retrospect.

MediaRequest si verifica quando Retrospect sta per richiedere un supporto e ogni cinque minuti mentre la finestra di richiesta supporto è aperta.

TimedOutMediaRequest si verifica quando Retrospect ha richiesto i supporti e ha aspettato più a lungo del tempo specificato nelle preferenze.

ScriptCheckFailed si verifica quando Retrospect si chiude dopo avere eseguito uno script e vi è uno script pianificato per l’esecuzione fuori dal tempo di previsione e il controllo dello script non riesce.

NextExec si verifica quando Retrospect si chiude dopo aver eseguito uno script e vi è uno script pianificato per l’esecuzione fuori dal tempo di previsione e il controllo dello script riesce.

SchedStop si verifica quando uno script è in esecuzione e sta per fermarsi perché il tempo permesso per l’esecuzione è scaduto.

PasswordEntry si verifica dopo che qualcuno ha immesso una password.

FatalBackupError si verifica quando si verifica un errore di backup irrecuperabile.

Implementazione di uno script con Retrospect

Copiare il file dello script esterno sulla cartella di programma di Retrospect (il percorso per impostazione predefinita è ..\Programmi\Retrospect\Retrospect 19.2) e rinominare lo script RetroEventHandler. Aggiungere l’estensione del nome di file che corrisponde al tipo di script, come .BAT, .EXE, .VBS o qualsiasi altro supportato da Windows Scripting Host.

Se più file RetroEventHandler sono presenti, solo uno di essi sarà utilizzato. Se si desiderano eseguire più azioni con più eventi, per farlo è necessario scrivere un singolo script.

Realizzazione di uno script con un client Retrospect per Windows

Per utilizzare script esterni con un client Retrospect, copiare il file degli script sulla cartella di programma del Client Retrospect (il percorso predefinito è ..\Programmi\Retrospect\Retrospect Client ) e rinominarlo come dettagliato in Implementazione di uno script con Retrospect.

Esecuzione di uno script esterno

Quando si verifica un evento, Retrospect lo notifica allo script esterno e attende una risposta dallo script prima di continuare. Dopo cinque secondi, Retrospect mostra una finestra di stato per indicare che sta eseguendo uno script.

459

Quando finisce lo script, Retrospect continua.

Script di esempio

La cartella Script esterni include quattro script di esempio scritti in quattro linguaggi per script (file batch, Visual Basic, VBScript e C). È possibile studiare il codice sorgente di un esempio in un dato linguaggio per apprendere come scrivere un proprio script di gestione eventi Retrospect. Essi dimostrano come si potrebbero utilizzare le informazioni inviate per ogni evento e fornisce esempi di valori accettabili restituiti.

Per utilizzare uno script di esempio con Retrospect, copiarlo dalla sua cartella degli esempi nella cartella di programma di Retrospect.

  • Lo script di esempio batch .BAT utilizza l’estensione del comando batch ask.exe, installato nella cartella di programma di Retrospect.

Gli script di esempio mostrano una finestra man mano che ogni evento si verifica, assegnando un nome all’evento ed elencando le informazioni dell’evento. Ad esempio, l’apertura di Retrospect innesca l’evento StartApp.

460

È necessario rispondere in ogni finestra per permettere a Retrospect di continuare. È necessario fare qualcos’altro per innescare un altro evento che sarà gestito dallo script di esempio.

Dopo aver provato uno script di esempio, cancellarlo dalla cartella di programma di Retrospect in modo che non interferisca con i backup o con gli altri script pianificati di Retrospect.